06.11.2024
Mikhail Vnuchkov
Autore presso Traders Union
06.11.2024

I dati di eToro mostrano che la Gen Z è più aperta agli investimenti rispetto ai baby boomer

I dati di eToro mostrano che la Gen Z è più aperta agli investimenti rispetto ai baby boomer Gli investitori della Gen Z ridisegnano il panorama degli investimenti al dettaglio

Secondo i dati dell'ultimo studio Retail Investor Beat di eToro, la generazione più giovane di investitori è molto più propensa a discutere dei propri investimenti rispetto alle generazioni più anziane.

L'indagine, che ha coinvolto 10.000 investitori retail di 12 Paesi, mostra che il 55% dei partecipanti della Gen Z (di età compresa tra i 18 e i 27 anni) discute degli investimenti con gli amici, e il 44% condivide queste conversazioni anche con i membri della famiglia. Al contrario, solo il 29% dei baby boomer (di età compresa tra i 60 e i 78 anni) discute dei propri investimenti con gli amici e solo il 22% con i familiari.

L'apertura della generazione Z si estende oltre la famiglia e gli amici, in quanto è due volte più probabile che i baby boomer confrontino gli investimenti con estranei (10% contro 4%) e colleghi (32% contro 15%). È interessante notare che la generazione Z è l'unico gruppo meno propenso a discutere dei propri investimenti con i partner romantici, forse perché una parte maggiore di loro è single.

Sam North, analista di eToro, ha commentato questa tendenza osservando: "Gli investitori della generazione Z stanno cambiando la narrazione della finanza personale, abbracciando le discussioni sugli investimenti con amici e persino con sconosciuti, riflettendo la loro fiducia e il desiderio di trarre vantaggio dalla conoscenza collettiva. Così come hanno normalizzato argomenti prima delicati come la salute mentale, la generazione Z ha portato le discussioni sugli investimenti nelle conversazioni di tutti i giorni".

La generazione Z dedica ore extra alla ricerca sugli investimenti

Il coinvolgimento della generazione Z va al di là delle discussioni: è anche quella che si dedica di più alla ricerca sugli investimenti. I dati mostrano che dedicano in media 3,7 ore alla settimana alla ricerca sugli investimenti, circa un'ora in più rispetto agli altri gruppi di età. Analizzano spesso le performance delle aziende, guardano video educativi ed esplorano altre risorse per migliorare le loro conoscenze. Inoltre, gli investitori della Gen Z sono notevolmente proattivi: il 30% ha completato corsi di investimento, il 45% studia le strategie di investitori famosi, il 40% legge libri sugli investimenti e il 25% paga strumenti di investimento - tutti tassi significativamente più alti rispetto a quelli di altri gruppi di età.

Motivazione per l'indipendenza finanziaria rispetto alla pensione

L'approccio proattivo della generazione Z agli investimenti può derivare dai loro obiettivi finanziari unici. A differenza delle generazioni più anziane, spesso concentrate sulla pensione, la generazione Z cerca soprattutto l'indipendenza finanziaria: il 44% la cita come motivazione principale, rispetto al 33% degli altri investitori. Al contrario, solo il 18% della generazione Z è interessato alla pensione, rispetto al 36% degli investitori più anziani.

North sottolinea le ragioni di questo cambiamento generazionale, spiegando: "La generazione Z è stata testimone dell'instabilità economica, ma è cresciuta in un'epoca di accesso alle informazioni digitali. La loro ansia di discutere e ricercare diligentemente gli investimenti fa parte della loro strategia di prendere il controllo del proprio futuro finanziario e di sfruttare gli strumenti a loro disposizione".

Partecipando attivamente alle discussioni sugli investimenti e dando priorità all'indipendenza finanziaria, la generazione Z sta rimodellando il panorama degli investimenti al dettaglio, trasformandolo in un campo trasparente e socialmente inclusivo per tutte le generazioni.

In precedenza, la piattaforma di trading e investimento eToro ha rilevato uno spostamento dell'interesse degli investitori retail verso le azioni europee.

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