L'amministratore delegato di Bitget critica la gestione dell'incidente di JELLY da parte di Hyperliquid, mentre aumentano i timori di una centralizzazione

Gracy Chen, CEO del crypto exchange Bitget, ha criticato aspramente la rete di blockchain Hyperliquid per la sua gestione di un recente incidente di trading che ha coinvolto il token JELLY, avvertendo che la rete potrebbe essere sulla buona strada per diventare "FTX 2.0".
I suoi commenti arrivano dopo che Hyperliquid ha delistato i futures perpetui legati a JELLY il 26 marzo e ha promesso di rimborsare gli utenti colpiti da quella che ha definito "attività di mercato sospetta".
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I contratti JELLY perp sono stati chiusi con forza a seguito di una manipolazione deliberata: un trader ha aperto una posizione corta di 6 milioni di dollari e poi ha gonfiato artificialmente il prezzo di JELLY sulla catena, causando l'autoliquidazione. L'incidente ha attirato l'attenzione non solo per l'attività in sé, ma anche per il rapido intervento di Hyperliquid - raggiunto con il consenso di soli otto validatori - sollevando preoccupazioni sul controllo centralizzato.
Preoccupazioni del settore su governance e trasparenza
Chen ha definito la decisione di liquidare forzatamente le posizioni aperte "immatura" e "non etica", sostenendo che costituisce un pericoloso precedente per il modo in cui le borse decentralizzate rispondono alla volatilità. "La fiducia, non il capitale, è il fondamento di qualsiasi borsa", ha detto. "E una volta persa, è quasi impossibile recuperarla".
Mentre Hyperliquid si presenta come un'alternativa decentralizzata alle piattaforme di trading centralizzate, i critici hanno sottolineato il suo numero limitato di validatori - solo otto, rispetto al milione di Ethereum - che suggerisce una vulnerabilità all'influenza di insider. Il cofondatore di BitMEX, Arthur Hayes, ha aggiunto che è improbabile che i trader se ne preoccupino, ma ha notato la contraddizione nelle affermazioni di Hyperliquid sulla decentralizzazione.
Implicazioni più ampie per le piattaforme DeFi
L'incidente di JELLY segue una liquidazione di Ether del 12 marzo che è costata al pool di liquidità di Hyperliquid 4 milioni di dollari, portando la piattaforma ad aumentare i requisiti di margine. In qualità di operatore dominante nel mercato del trading di perpetuals con una quota del 70%, le decisioni di Hyperliquid in materia di gestione del rischio hanno un peso significativo nello spazio DeFi.
Il contraccolpo evidenzia il delicato equilibrio tra protezione degli utenti e decentralizzazione, una tensione che potrebbe influenzare le future decisioni normative e di progettazione delle piattaforme di trading di criptovalute.