Il tribunale statunitense multa la società di criptovalute degli Emirati Arabi Uniti CLS Global per la manipolazione del volume di scambi di criptovalute

In un giro di vite di alto profilo sulle pratiche di trading fraudolente, un tribunale federale di Boston ha multato il market maker di criptovalute CLS Global per 428.059 dollari e gli ha vietato di operare negli Stati Uniti per tre anni.
La condanna, annunciata il 2 aprile dall'ufficio del procuratore del Massachusetts, deriva dal coinvolgimento di CLS Global in uno schema di manipolazione del mercato delle criptovalute scoperto grazie a un'operazione sotto copertura dell'FBI, riporta Cointelegraph.
CLS Global, una società con sede negli Emirati Arabi Uniti, si è dichiarata colpevole a gennaio di un'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla manipolazione del mercato e di un'accusa di frode telematica. Le accuse erano legate all'accordo della società di manipolare il trading di NexFundAI, un token falso lanciato dall'FBI nel maggio 2024 per smascherare il "wash trading" illegale nel settore delle criptovalute.
L'indagine dell'FBI ha individuato diverse società coinvolte in uno schema di frode di mercato
L'indagine ha rivelato che CLS Global, insieme ad almeno altre due società, ha offerto servizi fraudolenti di market-making per NexFundAI, con lo scopo di ingannare gli investitori gonfiando il volume degli scambi e falsificando la domanda. Lo scorso ottobre la Securities and Exchange Commission (SEC) ha presentato accuse di frode correlate contro CLS Global e il dipendente Andrey Zhorzhes, oltre a ZM Quant Investment con sede a Hong Kong e Gotbit Consulting, società legata alla Russia.
Fondata nel 2017 dall'ex dirigente di Latoken Filipp Veselov, CLS Global si presentava come un fornitore di consulenza "di alta qualità" per il market-making e il trading. Tuttavia, le sue pratiche sono state messe sotto esame in seguito ai crescenti sforzi normativi per frenare la manipolazione dei mercati degli asset digitali. L'azienda, che continua a operare attraverso il suo profilo X sui social media con oltre 110.000 follower, non ha commentato pubblicamente la sentenza.
Il Wash Trading rimane una sfida per l'integrità delle criptovalute
Il Wash Trading - dove gli asset vengono comprati e venduti ripetutamente per creare volume - rimane un problema persistente nel mercato delle criptovalute. Chainalysis stima in 2,6 miliardi di dollari l'attività annuale di wash trading, pari a circa il 2% del volume totale di scambi giornalieri. Tuttavia, una precedente ricerca del National Bureau of Economic Research statunitense suggerisce che il problema potrebbe essere ben più grave, con un volume fino al 70% delle borse non regolamentate potenzialmente legato a pratiche illecite.
Il caso contro CLS Global sottolinea la crescente pressione sulle autorità di regolamentazione e sulle forze dell'ordine per arginare la manipolazione nello spazio degli asset digitali. Con la crescita del mercato delle criptovalute, azioni legali come queste potrebbero diventare più frequenti, in quanto le autorità cercano di instillare una maggiore trasparenza e protezione degli investitori.
Recentemente abbiamo scritto che Genius Group sta facendo causa ai suoi stessi dirigenti per la vendita illegale di asset per un valore di oltre 30 milioni di dollari.