Il curatore dello yuan digitale estromesso per corruzione

Il funzionario coinvolto nel lancio dello yuan digitale si prepara al processo
Yao Qian, direttore del Dipartimento di supervisione scientifica e tecnologica della China Securities Regulatory Commission (CSRC) e figura chiave nell'implementazione dello yuan digitale, è stato rimosso dalla sua posizione ed espulso dal Partito Comunista Cinese dopo una lunga indagine.
Il suo caso è stato deferito alla procura per la revisione delle accuse di corruzione e per un potenziale procedimento penale ai sensi della legge.
Secondo fonti cinesi, Yao Qian avrebbe usato la sua posizione ufficiale per ottenere benefici illeciti. Avrebbe favorito l'espansione di alcune aziende promuovendo la vendita di software e attrezzature per le istituzioni che gestiscono i sistemi informatici e la tecnologia.
Yao avrebbe anche sfruttato lo yuan digitale per guadagni personali, prendendo in prestito grandi somme per investimenti e accettando tangenti sotto forma di oggetti costosi, alcolici di prima qualità e banchetti sontuosi.
Natura politica della cattiva condotta
L'indagine su Yao è stata approvata da diversi organi di controllo, tra cui le autorità interne della CSRC.
Gli investigatori hanno concluso che le azioni di Yao sono state gravi e hanno avuto un impatto negativo sulla percezione politica dello yuan digitale. La severità della sua punizione dipenderà dall'ammontare dei guadagni illeciti ricevuti e dalla sua condotta durante l'indagine.
La Banca popolare cinese ha avviato il lancio dello yuan digitale nel 2014 e da allora è stato ampiamente adottato in vari settori, tra cui i servizi pubblici, la sanità e la vendita al dettaglio.Al 31 luglio 2024, la CBDC aveva raggiunto 180 milioni di portafogli individuali e, come riportato dai media locali l'11 ottobre, le regioni pilota avevano facilitato transazioni per oltre 7,3 trilioni di yuan (più di 1 trilione di dollari).
Come abbiamo scritto, il Ministero delle Finanze del Pakistan ha sottoposto all'esame del governo gli emendamenti alla legge sulle banche di Stato. Se approvati, questi emendamenti aprirebbero la strada alla creazione di una propria valuta digitale della banca centrale (CBDC) e alla legalizzazione delle criptovalute esistenti.