Banche, Circle e Tether si sfidano in vista delle leggi sulle stablecoin

Il recente impegno dell'amministratore delegato della Bank of America, Brian Moynihan, a emettere una stablecoin sostenuta da una banca, qualora il Congresso fornisca un quadro di riferimento, sottolinea il crescente interesse di Wall Street per i dollari digitali.
Dopo le dichiarazioni di Moynihan del 26 febbraio, la Bank of America, attraverso organismi di categoria come il Bank Policy Institute e l'American Bankers Association, ha esercitato pressioni sui legislatori affinché favorissero le banche costituite a livello federale rispetto alle entità non bancarie, comprese le grandi aziende tecnologiche come Amazon e Meta. Le banche sostengono che la separazione tra banche e commercio, da sempre un principio normativo degli Stati Uniti, deve essere applicata alle monete stabili per proteggere la privacy dei clienti e prevenire l'estrazione di dati anticoncorrenziali. Tuttavia, né il GENIUS Act del Senato né lo STABLE Act della Camera, entrambi in fase di approvazione in commissione, attualmente impediscono a soggetti non bancari "qualificati" di emettere stablecoin di pagamento, riporta The Block.
Circle e Tether sotto i riflettori
Tra le spinte bancarie, Circle e Tether sono in lizza per definire i requisiti di riserva e di revisione. Circle, con sede negli Stati Uniti, promuove la sua USDC come sostenuta al 100% da buoni del Tesoro a breve scadenza e depositi in contanti, verificata e trasparente, caratteristiche che mirano a conquistare il favore di Washington. Al contrario, Tether, l'emittente di USDT da 145 miliardi di dollari con sede offshore, sostiene le riserve con un mix di attività più ampio, che comprende titoli del Tesoro americano, Bitcoin, metalli preziosi e prestiti garantiti, e sta ora corteggiando le autorità di regolamentazione statunitensi per creare una filiale nazionale e adottare le revisioni contabili delle Big Four. "Le barriere artificiali proteggono solo gli operatori storici, non gli utenti", ha dichiarato di recente il CEO di Circle Jeremy Allaire, mentre Paolo Ardoino di Tether ha ribattuto che le aziende tecnologiche possono portare conformità e trasparenza al mercato.
Cosa succederà per la regolamentazione delle stablecoin
I legislatori di entrambi gli schieramenti hanno espresso preoccupazione per le emissioni non bancarie. Il rappresentante Maxine Waters (D-Calif.) ha messo in guardia dal consentire a giganti della vendita al dettaglio come Walmart o Meta di lanciare token senza chiare garanzie, mentre il rappresentante Bryan Steil (R-Wis.) è favorevole a un quadro aperto che lasci che sia la concorrenza a determinare i vincitori. Mentre il Congresso lavora per riconciliare le leggi GENIUS e STABLE, le regole finali determineranno chi può legalmente coniare gettoni con valore in dollari e secondo quali standard di riserva e trasparenza. Secondo gli osservatori del settore, il risultato potrebbe definire il panorama delle stablecoin statunitensi - e il loro posto nella finanza digitale globale - per gli anni a venire.
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