18.04.2025
Mirjan Hipolito
Trader di criptovalute e di azioni
18.04.2025

Il fondatore di Pump.fun nega i piani di lancio dei token dopo le polemiche su Base

Il fondatore di Pump.fun nega i piani di lancio dei token dopo le polemiche su Base Pump.fun prende le distanze dal clamore per le memecoin

Sullascia delle polemiche relative all'approvazione di un memecoin da parte della rete Base, uno dei co-fondatori di Pump.fun ha negato con fermezza qualsiasi piano per il lancio di un token.

La dichiarazione, rilasciata da Alon su X (ex Twitter), arriva dopo che l'account ufficiale di Base ha promosso il token "Base è per tutti", un esperimento che ha brevemente raggiunto un market cap di 17,1 milioni di dollari prima di crollare di quasi il 95% in 20 minuti.

Principali elementi da prendere in considerazione

- Pump.fun non lancerà token: Il co-fondatore Alon ha rifiutato pubblicamente qualsiasi lancio di monete attuale o futuro associato alla piattaforma o al suo staff.

- Risposta al contraccolpo di Base: la decisione è stata motivata dalle polemiche sull'esperimento di memecoin di Base, che molti hanno criticato come un pump-and-dump.

- Volatilità e sfiducia: Il token sostenuto da Base è salito a 17,1 milioni di dollari di market cap e poi è crollato in pochi minuti, alimentando lo scetticismo.

Alon prende le distanze da Pump.fun e dal clamore suscitato dal token

Alon ha chiarito che né lui, né la piattaforma Pump.fun, né i suoi dipendenti lanceranno o lanceranno in segreto i token. Ha sottolineato che, pur sostenendo l'idea più ampia di tokenizzare i contenuti, il mercato non è ancora abbastanza maturo perché tali iniziative possano essere normalizzate senza contraccolpi.

In seguito al post virale di Base del 16 aprile sul token "Base è per tutti", coniato tramite Zora, Alon di Pump.fun ha inviato una risposta decisa, prendendo le distanze dalla sua piattaforma da qualsiasi iniziativa simile

.

Ha sottolineato che l'attuale ambiente delle criptovalute non tollera che gli influencer o le piattaforme lancino token esercitando un significativo potere sociale, invitando ad aderire alle "regole non scritte" stabilite dalla comunità.

Il crollo dei token di Base scatena il dibattito

Il tentativo del network Base di mettere in mostra la tokenizzazione dei contenuti si è ritorto contro il crollo del market cap del token da 17,1 milioni di dollari a meno di 1,9 milioni di dollari in meno di mezz'ora. La drammatica volatilità ha suscitato accuse di insider trading e ha scatenato ampie reazioni, nonostante Base abbia chiarito che il token era non ufficiale e sperimentale.

Dinamica del prezzo di Base (aprile 2025). Fonte: TradingView: TradingView.

Alon ha ribadito che Pump.fun continuerà a sperimentare all'intersezione tra social media e criptovalute, ma eviterà qualsiasi coinvolgimento nella speculazione sui token. Ha anche segnalato che le future decisioni della piattaforma - come il ripristino della funzione livestream - potrebbero essere controverse, ma che la priorità sarà sempre l'allineamento degli utenti e la trasparenza.

In un contesto di maggiore attenzione e di controversie legate ai token, la leadership di Pump.fun sta tracciando una chiara linea di demarcazione tra innovazione e hype. Poiché la fiducia nelle reti decentralizzate è sempre più influenzata dalla trasparenza e dall'etica, la posizione della piattaforma potrebbe dare un tono a servizi simili che navigano nella tensione tra l'influenza sociale e l'integrità del mercato.

Ricordiamo inoltre che in precedenza vi abbiamo informato che Pump.fun riapre il live streaming con regole di moderazione più severe.

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