L'IA sostituirà le app tradizionali, dice Paolo Ardoino

Paolo Ardoino, CEO di Tether, ha suscitato un'ondata di discussioni nella comunità tecnologica con la sua audace previsione sul futuro dei dispositivi personali. In un post pubblicato sulla piattaforma di social media X (ex Twitter) nel giugno del 2025, ha condiviso la sua opinione secondo cui gli ecosistemi di app tradizionali e gli app store diventeranno obsoleti. Al loro posto subentrerà un'intelligenza artificiale integrata, in grado di creare interfacce e strumenti personalizzati in tempo reale per soddisfare le esigenze individuali degli utenti.
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Personalizzazione, comunicazione e autonomia
Secondo Ardoino, i dispositivi del futuro non saranno più dotati di applicazioni preinstallate e non avranno più accesso ai marketplace di applicazioni. Si affideranno invece a un datastore locale e privato e a un assistente AI integrato. Questa AI programmerà e genererà dinamicamente interfacce utente e funzionalità in base alle esigenze specifiche di ciascun individuo, eliminando la necessità di scaricare app di terze parti.
"Perché installare un task manager o un editor di foto", chiede Ardoino, "quando il dispositivo può creare istantaneamente uno strumento su misura per voi?".
Il concetto va oltre la produttività personale. Ardoino suggerisce che anche le piattaforme di comunicazione si evolveranno: le app di messaggistica e i social network non richiederanno più protocolli standardizzati. Al contrario, gli agenti AI negozieranno i protocolli di comunicazione in tempo reale, garantendo un'interazione efficiente e scalabile tra gli utenti. In questo modo si toglierà agli sviluppatori l'onere dell'integrazione e della compatibilità manuale, affidandolo agli agenti intelligenti.
Un elemento chiave della visione di Ardoino è l'enfasi sulla bassa latenza e sull'autonomia del dispositivo. La maggior parte dei calcoli, la generazione dei dati e il rendering delle app avverranno a livello locale, riducendo la dipendenza da servizi cloud e infrastrutture centralizzate. Quando necessario, i dispositivi recupereranno ulteriori dati attraverso reti peer-to-peer (P2P), senza compromettere la privacy o le prestazioni.
Prospettive a 5-15 anni e implicazioni per il Web3
Ardoino stima che questo cambiamento potrebbe avvenire nei prossimi 5-15 anni. Pur essendo ambiziosa, la sua previsione è in linea con le attuali tendenze dell'edge computing, della miniaturizzazione dell'intelligenza artificiale e del passaggio a un'architettura digitale decentralizzata.
Sullo sfondo della crescente influenza di Tether nei settori Web3 e fintech, le opinioni di Ardoino riflettono la crescente attenzione alla reimmaginazione dell'esperienza utente e alla proprietà dei dati. Anche se ancora teorico, il suo concetto sottolinea la transizione verso un'informatica personalizzata e guidata dall'intelligenza artificiale, che privilegia la privacy, la flessibilità e la velocità rispetto ai modelli di software tradizionali.
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