Il Pakistan spinge l'innovazione digitale con un'autorità indipendente per le criptovalute

Il governo federale del Pakistan ha ufficialmente lanciato la Pakistan Virtual Assets Regulatory Authority (PVARA), segnando un passo importante verso la regolamentazione formale dell'industria degli asset digitali del Paese.
Secondo quanto riportato da Cointelegraph, la PVARA sarà un'autorità di regolamentazione indipendente responsabile della concessione di licenze, della supervisione e del monitoraggio dei fornitori di servizi di asset virtuali (VASP).
L'autorità dovrà inoltre garantire il rispetto degli standard globali, comprese le raccomandazioni della Financial Action Task Force (FATF). Il ministro delle Finanze Muhammad Aurangzeb ha sottolineato la natura proattiva dell'iniziativa, affermando che il Pakistan "deve regolamentare non solo per recuperare il ritardo, ma per essere leader". Il quadro normativo mira a bilanciare la protezione dei consumatori con l'innovazione e l'attrazione degli investimenti nell'emergente economia delle criptovalute.
Il FMI si oppone alla strategia pakistana per l'energia digitale
Nonostante questo passo avanti, la più ampia strategia di trasformazione digitale del Pakistan ha incontrato resistenza, in particolare da parte del Fondo Monetario Internazionale (FMI). Il FMI si è recentemente opposto alla proposta di assegnare energia sovvenzionata ai settori ad alta intensità energetica, tra cui il mining di Bitcoin. Ciò è avvenuto dopo che il Paese aveva designato 2.000 megawatt di elettricità in eccesso da utilizzare per il mining e lo sviluppo dell'intelligenza artificiale.
Questi piani, guidati dal Pakistan Crypto Council e sostenuti dal Ministero delle Finanze, riflettono un ambizioso tentativo di trasformare il Pakistan in un hub regionale per le infrastrutture blockchain. Tuttavia, l'obiezione del FMI sottolinea la tensione tra la modernizzazione economica e la disciplina fiscale nell'ambito dei negoziati in corso per l'assistenza finanziaria del Pakistan.
L'impegno globale evidenzia le ambizioni crittografiche del Pakistan
Il Pakistan non sta limitando le sue ambizioni crittografiche alla regolamentazione interna. A giugno, il ministro di Stato per le criptovalute e la blockchain Bilal Bin Saqib ha incontrato diverse figure influenti nel panorama finanziario e politico globale. I colloqui con l'amministratore delegato di Cantor Fitzgerald Brandon Lutnick e con il sindaco di New York Eric Adams si sono concentrati sulla tokenizzazione, sulla collaborazione Web3 e sull'infrastruttura di mining di Bitcoin. Saqib si è recato anche alla Casa Bianca, dove ha incontrato Robert "Bo" Hines, direttore esecutivo del Council on Digital Assets del Presidente Donald Trump, per esplorare progetti di cooperazione come le riserve e le iniziative di mining di Bitcoin. Questi impegni internazionali segnalano l'intenzione del Pakistan di integrarsi profondamente nell'economia globale delle criptovalute, potenziando al contempo le proprie capacità normative e tecnologiche in patria.
Recentemente abbiamo scritto che, a sei mesi dalla piena attuazione del regolamento dell'Unione Europea sulle criptovalute, il MiCA, 53 entità legate alle criptovalute hanno ricevuto l'autorizzazione a operare legalmente in tutto il blocco di 30 Paesi dell'UE.