Il Bhutan probabilmente inizierà a vendere Bitcoin in mezzo a un nuovo ATH

Il governo reale del Bhutan ha trasferito 213,5 BTC per un valore di 23,73 milioni di dollari su Binance, segnando il suo secondo importante trasferimento di Bitcoin in due settimane.
La transazione, condotta attraverso il suo braccio d'investimento sovrano Druk Holding and Investments (DHI), ha coinciso con il breakout del Bitcoin sopra i 112.000 dollari, il suo livello di prezzo più alto fino ad oggi, riporta Cryptopolitan.
Secondo la piattaforma di analisi blockchain Arkham Intelligence, questa tempistica suggerisce che il Bhutan potrebbe sfruttare l'impennata dei prezzi per realizzare profitti. Prima di questa mossa decisiva, il Bitcoin aveva trascorso sette settimane di trading in una fascia stretta tra 105.000 e 111.000 dollari. CoinGecko riporta un volume di scambi giornalieri di BTC pari a oltre 60 miliardi di dollari a livello globale, il che contribuisce ad aumentare lo slancio.
Nonostante il trasferimento, le disponibilità totali di Bitcoin del Bhutan sono rimaste invariate a circa 11.930 BTC, indicando che le monete inviate potrebbero essere state rifornite da portafogli interni o da operazioni di mining. Dal 2023, il Bhutan gestisce un impianto di mining da 600 megawatt a Gedu attraverso una joint venture con Bitdeer, con sede a Singapore. Il portafoglio complessivo di criptovalute del governo è passato da 1,26 miliardi di dollari a 1,304 miliardi di dollari in una settimana, grazie soprattutto alle favorevoli condizioni di mercato dei principali asset.
Ethereum e altcoin rafforzano la crescita del portafoglio di criptovalute del Bhutan
Oltre al Bitcoin, le partecipazioni del Bhutan in Ethereum (ETH) si sono apprezzate senza alcuna aggiunta netta. La nazione detiene 656 ETH, il cui valore è aumentato da 1,58 milioni di dollari a 1,71 milioni di dollari, mentre il prezzo di Ethereum è salito da 2.405 a 2.791,53 dollari durante la scorsa settimana. I guadagni sono stati puramente guidati dal prezzo, segnalando una strategia buy-and-hold senza alcuna attività di liquidazione in corso su ETH.
Anche le partecipazioni minori come AIKEK, KIBSHI e memecoin BOBO hanno registrato guadagni modesti, contribuendo marginalmente al portafoglio. Sebbene questi token rappresentino solo una minima parte della valutazione totale, il loro movimento positivo evidenzia l'approccio diversificato del Bhutan al di là degli asset blue-chip. La strategia attiva di estrazione e accumulo del governo suggerisce una convinzione a lungo termine sul ruolo delle criptovalute come parte delle riserve finanziarie sovrane.
L'aumento dei flussi di scambio segnala una tendenza alla presa di profitto tra le balene
Il recente trasferimento del Bhutan fa parte di una tendenza più ampia di vecchi portafogli che spostano BTC verso gli exchange, segnalando potenzialmente una diffusa realizzazione di profitti. La società di analisi on-chain CryptoQuant ha riferito che i portafogli inattivi da sette a dieci anni hanno ripreso l'attività. La scorsa settimana, due portafogli dell'era Satoshi hanno trasferito 20.000 BTC (per un valore di 2,18 miliardi di dollari) verso gli exchange, monete non toccate per 14 anni. Gli analisti ritengono che questo sia un classico segno di incassi da parte delle balene in occasione dei picchi ciclici.
Nel frattempo, il mercato dei derivati di Binance mostra un aumento delle liquidazioni short e delle posizioni long a leva, amplificando la pressione al rialzo sul Bitcoin. Il Net Taker Volume ha superato la soglia dei 100 milioni di dollari su una media mobile di sette ore, mentre il tasso di finanziamento perpetuo dei futures di Binance è schizzato a +0,01%, il più alto da giugno. Queste metriche indicano uno slancio rialzista guidato dall'attività di acquisto forzato e dalla domanda speculativa di esposizione lunga, contribuendo a spiegare la recente impennata del Bitcoin oltre i 112.000 dollari. L'attività del Bhutan suggerisce che anche gli operatori sovrani stanno prendendo profitto, forse in vista della volatilità a breve termine.
Recentemente abbiamo scritto che l'Australia ha ufficialmente lanciato la seconda fase del suo progetto pilota sulle valute digitali, il Project Acacia, un'iniziativa di ampio respiro guidata dalla Reserve Bank of Australia (RBA) e dal Digital Finance Cooperative Research Centre (DFCRC).