11 ore fa
Artem Shendetskii
Autore e Redattore di Notizie
11 ore fa

Cipro blocca 19 broker di criptovalute non autorizzati

Cipro blocca 19 broker di criptovalute non autorizzati La CySEC inserisce nella lista nera 10 società di criptovalute e forex non autorizzate

La Cyprus Securities and Exchange Commission (CySEC) ha intensificato la vigilanza sul settore dei servizi finanziari, inserendo nella lista nera circa 10 società di trading di criptovalute e forex per aver operato senza autorizzazione.

Nel suo ultimo giro di vite, l'agenzia ha pubblicato un elenco di piattaforme illegali, tra cui fasat-g.pro, market-trading.ltd, iqforextrade.net e altre, avvertendo che queste entità offrivano servizi finanziari senza le necessarie licenze Cyprus Investment Firm (CIF), riporta Cryptopolitan.

Molte di queste aziende avrebbero ingannato gli utenti sostenendo falsamente di essere collegate a broker autorizzati o utilizzando le credenziali di aziende legittime per guadagnare la fiducia degli utenti.

Per rafforzare la sua posizione di regolamentazione, la CySEC ha imposto che ogni società che si occupa di asset digitali debba essere formalmente registrata presso la Commissione. La mancata conformità comporterà sanzioni severe, tra cui multe fino a 370.000 dollari e pene detentive fino a cinque anni, o entrambe in alcuni casi. Questo cambiamento normativo mira a rafforzare la protezione degli investitori e a garantire un panorama di mercato più trasparente per la finanza digitale nella regione.

La CySEC segnala i rischi per gli investitori e il marketing ingannevole

La CySEC ha anche lanciato l'allarme sull'aumento di prodotti di investimento volatili e non regolamentati rivolti agli investitori al dettaglio. Secondo una recente ricerca dell'agenzia, molti investitori al dettaglio non eseguono un'adeguata due diligence prima di investire. Un quarto degli intervistati ha ammesso di aver dedicato solo 6-7 giorni alla ricerca di un prodotto di investimento, mentre il 7% ha dichiarato di non aver condotto alcuna ricerca. È allarmante il fatto che solo il 30% abbia verificato le licenze dei broker sul sito web dell'autorità di vigilanza e che il 15% abbia saltato completamente la verifica.

Il regolatore ha sottolineato che questo comportamento aumenta la vulnerabilità alle truffe e alle perdite finanziarie. Ha messo in guardia dalla crescente tendenza delle piattaforme di trading "gamificate" e dall'influenza di personaggi dei social media o "finfluencer" che promuovono investimenti speculativi. La CySEC ha esortato gli investitori a essere cauti e a cercare informazioni verificate attraverso i canali ufficiali, e non app appariscenti o pubblicità guidate da influencer.

La campagna di educazione pubblica combatte le frodi e la FOMO

In risposta all'aumento delle frodi e degli investimenti emotivi, la CySEC ha lanciato una campagna di educazione nazionale volta a sensibilizzare gli investitori sui rischi delle criptovalute e del trading online. La campagna scoraggia l'uso di app colorate e facili da usare, progettate per far apparire il trading ad alto rischio come un'attività stimolante, soprattutto per gli investitori giovani o inesperti. Il messaggio del regolatore è chiaro: le decisioni emotive guidate dalla paura di perdere l'occasione (FOMO) possono portare a gravi danni finanziari.

La campagna, sostenuta dal più ampio quadro normativo finanziario cipriota, incoraggia gli investitori a dare priorità alla ricerca, a utilizzare le risorse normative ufficiali e a resistere alle pressioni di tattiche di marketing aggressive. Con il panorama normativo in rapida evoluzione, la CySEC mira a rafforzare il suo ruolo di cane da guardia, assicurando che sia gli investitori che le piattaforme rispettino le regole nello spazio in espansione degli asset digitali.

Recentemente abbiamo scritto che, a sei mesi dalla piena attuazione del regolamento dell'Unione Europea sulle criptovalute, il MiCA, 53 entità legate alle criptovalute hanno ricevuto l'autorizzazione a operare legalmente in tutto il blocco di 30 Paesi dell'UE.

Questo materiale può contenere opinioni di terzi, non costituisce consulenza finanziaria e può includere contenuti sponsorizzati.