27.12.2024
Mikhail Vnuchkov
Autore presso Traders Union
27.12.2024

Stati Uniti e Corea del Sud lanciano uno sforzo congiunto per combattere la criptocriminalità

Stati Uniti e Corea del Sud lanciano uno sforzo congiunto per combattere la criptocriminalità I furti di criptovalute alimentano il programma nucleare della Corea del Nord

Gli Stati Uniti e la Corea del Sud collaboreranno per rafforzare le misure di sicurezza per la protezione dei beni digitali e sviluppare metodi più efficaci per rintracciare i fondi rubati.

Secondo l'agenzia di stampa Yonhap, gli Stati Uniti e la Corea del Sud hanno ufficialmente firmato un accordo per creare strumenti avanzati volti a prevenire i cyberattacchi ai sistemi di criptovaluta e a smascherare i metodi utilizzati dai criminali per riciclare i fondi rubati.

Oltre a queste aree, la partnership si estenderà alla lotta contro i programmi ransomware e altri metodi illegali utilizzati per convertire i beni finanziari tradizionali in criptovalute.

È importante notare che questo accordo è stato firmato in un momento in cui la Corea del Nord ha intensificato i suoi sforzi nel campo della criminalità informatica ed è diventata un attore chiave nei furti di criptovaluta a livello globale, spingendo gli Stati Uniti a chiedere l'esperienza della Corea del Sud.

Le criptovalute alimentano i programmi nucleari e missilistici

In precedenza, la società di analisi Chainalysis aveva riferito che gli hacker nordcoreani, tra cui il famigerato Lazarus Group, erano responsabili di una parte significativa delle violazioni dei protocolli di finanza decentralizzata (DeFi), accumulando quasi un miliardo di dollari in beni rubati.

Inoltre, la Corea del Nord ha utilizzato piattaforme di miscelazione di criptovalute, come Tornado Cash, per nascondere le origini dei fondi rubati. Gli esperti ritengono che questi proventi illeciti alimentino i programmi missilistici e nucleari del Paese, rendendo lo sviluppo di contromisure una priorità assoluta sia per la Corea del Sud che per gli Stati Uniti.

Gli hacker nordcoreani sono stati identificati come i colpevoli della violazione di 308 milioni di dollari della borsa giapponese di criptovalute DMM, avvenuta a maggio. La rivelazione è stata fatta in una dichiarazione congiunta delle forze dell'ordine di Stati Uniti e Giappone.

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