27.12.2024
Mirjan Hipolito
Trader di criptovalute e di azioni
27.12.2024

L'IRS impone ai "broker DeFi" di comunicare i dati di trading degli utenti per la conformità fiscale

L'IRS impone ai L'IRS impone ai "broker DeFi" di comunicare i dati di trading degli utenti per la conformità fiscale

L'Internal Revenue Service (IRS) degli Stati Uniti ha finalizzato una controversa normativa che impone ai broker della finanza decentralizzata (DeFi) di dichiarare i proventi lordi delle vendite di asset digitali.

In base a queste regole, i broker della DeFi devono ora raccogliere le informazioni sugli scambi degli utenti ed emettere il modulo 1099, allineando i loro obblighi fiscali a quelli dei broker di titoli tradizionali.

Il regolamento, reso noto venerdì dal Ministero del Tesoro statunitense, prevede che i fornitori di servizi front-end della DeFi che interagiscono direttamente con gli utenti raccolgano e divulghino i dati di negoziazione. Queste entità saranno tenute a presentare dichiarazioni fiscali che rivelino dettagli come i nomi e gli indirizzi degli utenti. Secondo il Ministero del Tesoro, questa misura aiuterà i contribuenti a presentare con precisione le proprie imposte e a colmare una lacuna fiscale nel settore degli asset digitali.

"Allineare gli obblighi di dichiarazione fiscale per gli asset digitali a quelli per gli altri asset semplificherà la compilazione delle dichiarazioni per i contribuenti in regola", ha dichiarato Aviva Aron-Dine, assistente segretario per la politica fiscale.

La norma si rivolge specificamente a piattaforme come Uniswap Labs, che gestisce l'interfaccia principale per lo scambio decentralizzato Uniswap. Tuttavia, l'applicazione della norma ai protocolli decentralizzati senza intermediari centralizzati rimane poco chiara.

Le spinte dell'industria

La norma definitiva ha subito critiche da parte dell'industria delle criptovalute, con esperti che sostengono che la natura decentralizzata della DeFi rende difficile l'implementazione dei quadri di rendicontazione tradizionali. In alcuni casi, infatti, non esistono entità centralizzate responsabili della raccolta delle informazioni sugli utenti.

Inoltre, sono state sollevate preoccupazioni per la privacy in merito agli ampi requisiti di raccolta dei dati. Gli operatori del settore sostengono che la DeFi non dovrebbe essere trattata come i titoli tradizionali, a causa delle sfide uniche nella creazione di sistemi di raccolta delle informazioni. Tuttavia, il Tesoro e l'IRS hanno respinto queste preoccupazioni, affermando che tutti gli operatori di servizi finanziari devono aderire a standard di rendicontazione fiscale uniformi.

L'entrata in vigore della norma è prevista per il 1° gennaio 2027, in modo da avere il tempo necessario per adeguarsi alla normativa. L'IRS ha proposto per la prima volta le regole di rendicontazione fiscale per i broker di criptovalute nel 2023, ma le versioni precedenti sono state riviste in seguito al feedback del settore.

Questo sviluppo normativo deriva dall'Infrastructure Investment and Jobs Act del 2021, che mirava ad aumentare l'applicazione delle imposte sui fornitori di servizi di asset digitali per finanziare le iniziative di spesa federali.

Con l'applicazione di queste regole da parte dell'IRS, il settore della DeFi potrebbe trovarsi ad affrontare sfide operative e strutturali significative. Se da un lato la normativa mira a migliorare la conformità fiscale, dall'altro solleva questioni relative alla privacy, alla fattibilità e al futuro dei sistemi finanziari decentralizzati.

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