24.01.2025
Ezequiel Gomes
Collaboratore
24.01.2025

MicroStrategy: 19 miliardi di dollari di guadagni in Bitcoin sotto i riflettori della polemica fiscale

MicroStrategy: 19 miliardi di dollari di guadagni in Bitcoin sotto i riflettori della polemica fiscale MicroStrategy, guadagno di 19 miliardi di dollari in Bitcoin sotto i riflettori

MicroStrategy, la più grande azienda detentrice di Bitcoin, potrebbe dover pagare le imposte federali sui guadagni non realizzati in criptovalute a causa dell'Inflation Reduction Act del 2022.

Nonostante non abbia venduto nessuno dei suoi oltre 450.000 Bitcoin, attualmente valutati più di 48 miliardi di dollari, la società si trova di fronte a potenziali passività fiscali in base alla disposizione della legge sull'imposta minima alternativa per le imprese (CAMT), secondo quanto riportato da Cointelegraph.

La CAMT impone un'imposta minima del 15% alle società il cui reddito di bilancio rettificato (AFSI) sia in media di almeno 1 miliardo di dollari in tre anni. Per MicroStrategy, questo calcolo potrebbe includere i suoi guadagni non realizzati in Bitcoin, pari a oltre 19,3 miliardi di dollari.

Ciò si tradurrebbe in una potenziale fattura fiscale di quasi 2,9 miliardi di dollari, nonostante i guadagni siano teorici.

Il contraccolpo delle aziende alle nuove regole fiscali

MicroStrategy e Coinbase, un'altra importante società di criptovalute, hanno reagito alla normativa, chiedendo al Tesoro degli Stati Uniti e all'IRS di escludere i guadagni in criptovalute non realizzati dal calcolo dell'AFSI. In una lettera inviata a gennaio ai legislatori, le società hanno messo in guardia da "gravi conseguenze indesiderate" per le società che detengono ingenti quantità di criptovalute.

Le nuove regole hanno riacceso le preoccupazioni sulla tassazione degli asset digitali e sul loro impatto sull'innovazione. I critici sostengono che la tassazione dei guadagni non realizzati costituisca un precedente problematico, soprattutto in considerazione della volatilità delle criptovalute.

Nel frattempo, le leggi fiscali statunitensi sulle criptovalute si stanno inasprendo. A partire dal 2025, gli scambi centralizzati e i broker dovranno segnalare le transazioni di criptovalute all'IRS, una mossa volta a migliorare la conformità. Tuttavia, gli esperti avvertono che questo potrebbe spingere gli investitori verso piattaforme decentralizzate, rendendo più difficile l'applicazione delle norme.

Il dibattito sulla CAMT evidenzia la tensione in corso tra l'incoraggiamento dell'innovazione nello spazio crittografico e la garanzia di conformità fiscale. Mentre il settore attende potenziali esenzioni, aziende come MicroStrategy si trovano in una posizione precaria, tra guadagni da record e regole fiscali in evoluzione.

Di recente, MicroStrategy (MSTR) è entrata nella classifica delle prime 100 società statunitensi quotate in borsa, posizionandosi al 97° posto. Questo traguardo fa seguito a un'impennata del 12% del prezzo del titolo, salito a 430 dollari per azione, trainata dai massimi storici del Bitcoin.

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