25.01.2025
Oleg Tkachenko
Autore ed esperto presso Traders Union
25.01.2025

Brian Armstrong: Trump cambia le regole dell'industria delle criptovalute

Brian Armstrong: Trump cambia le regole dell'industria delle criptovalute L'agenda crittografica di Trump domina le discussioni del WEF, afferma il CEO di Coinbase.

Le conversazioni nel settore delle criptovalute sono sempre più dominate dagli audaci piani del presidente americano Donald Trump di posizionare gli Stati Uniti come hub globale per gli asset digitali.

Brian Armstrong, CEO di Coinbase, ha rivelato che quasi tutte le discussioni con i leader del settore al World Economic Forum (WEF) di Davos sono ruotate attorno all'ambizioso programma di Trump sulle criptovalute, come riporta Cointelegraph.

"Il presidente Trump sta costringendo tutti ad alzare il tiro", ha dichiarato Armstrong in un post del 24 gennaio su X. Egli ha sottolineato l'interesse diffuso tra i dirigenti nel comprendere i piani di Trump e nell'assicurarsi di non rimanere indietro nel panorama crittografico in rapida evoluzione.

La riserva strategica di Bitcoin scatena le speculazioni

Al WEF, Trump ha ribadito il suo impegno a fare degli Stati Uniti la "capitale mondiale dell'intelligenza artificiale e delle criptovalute", segnando una delle prime importanti dichiarazioni politiche della sua amministrazione da quando è entrato in carica. Armstrong ha citato la potenziale Riserva strategica di Bitcoin di Trump come argomento chiave di discussione, anche se il recente ordine esecutivo del presidente si è fermato a non concentrarsi esclusivamente sul Bitcoin. Al contrario, ha chiesto di valutare la creazione di una "riserva strategica nazionale di beni digitali", sollevando speculazioni sulla possibilità di includere anche altre criptovalute.

Nonostante l'incertezza, Armstrong ha notato un senso di urgenza condiviso tra i leader di mercato e le istituzioni finanziarie per accelerare gli investimenti in criptovalute. "Abbiamo bisogno che le criptovalute aggiornino l'intero sistema finanziario globale per portare questi benefici a tutti", ha aggiunto.

Finanza tradizionale e ostacoli normativi

Sebbene l'entusiasmo per le criptovalute stia crescendo, le istituzioni finanziarie tradizionali continuano a dover affrontare notevoli vincoli normativi. Il CEO di Goldman Sachs, David Solomon, ha fatto notare che la sua azienda, come altre, non può possedere o scambiare direttamente Bitcoin a causa delle normative vigenti. "Al momento, da un punto di vista normativo, non possiamo possedere, né presidiare, né essere coinvolti in alcun modo nel Bitcoin", ha dichiarato Solomon, definendo il Bitcoin un "interessante asset speculativo".

Armstrong ha comunque espresso ottimismo, sottolineando come le istituzioni finanziarie stiano "accelerando gli investimenti in cripto", con l'obiettivo di capitalizzare le fiorenti opportunità create dalla posizione favorevole dell'amministrazione Trump. Con leader globali come il presidente argentino Javier Milei e il presidente salvadoregno Nayib Bukele che appoggiano approcci di libero mercato alle criptovalute, il settore si prepara a un'era di maggiore concorrenza e innovazione.

Mentre il sistema finanziario globale vacilla sull'orlo della trasformazione, gli Stati Uniti, sotto la guida di Trump, sembrano pronti ad assumere un ruolo centrale nel plasmare il futuro delle criptovalute. Gli attori del settore, dagli operatori istituzionali agli investitori al dettaglio, osservano con attenzione l'evolversi di questi sviluppi.

Recentemente abbiamo scritto che il CEO di BlackRock Larry Fink ha espresso un forte sostegno alla tokenizzazione di azioni e obbligazioni, sostenendo che potrebbe rivoluzionare il settore finanziario.

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