Il gigante del fintech Klarna adotta le criptovalute, entrando nel mercato in vista dell'IPO da 15 miliardi di dollari

Il gigante svedese del settore fintech Klarna si sta preparando ad accettare le criptovalute, rispondendo alla crescente domanda della sua vasta base di utenti.
La disponibilità di Klarna a integrare i servizi di criptovaluta è stata confermata dal cofondatore e CEO Sebastian Siemiatkowski, che ha riconosciuto di essere l'ultima grande azienda fintech ad adottare le criptovalute.
"Va bene. Mi arrendo. Klarna e io accetteremo le criptovalute! L'ultima grande azienda fintech al mondo a farlo. Qualcuno doveva pur essere l'ultimo", ha scritto Siemiatkowski sulla sua pagina X, invitando gli appassionati di criptovalute a suggerire nuovi modi per coinvolgere il pubblico di Klarna.
Fondata nel 2005, la piattaforma fintech serve attualmente mezzo milione di commercianti e 85 milioni di utenti. Nel 2021, Klarna è diventata la startup di maggior valore in Europa con una valutazione di 46 miliardi di dollari e si sta ora preparando per un'IPO a New York.
Un segnale per i ritardatari
Secondo Cryptodnes.bg, l 'ingresso di Klarna nel settore delle criptovalute potrebbe segnalare ad altre società finanziarie tradizionali che esiste ancora un enorme potenziale di innovazione.
La dichiarazione di Siemiatkowski ha suscitato un notevole entusiasmo nelle comunità cripto e fintech. Gli utenti hanno suggerito idee come l'aggiunta di Bitcoin al bilancio di Klarna o l'integrazione dei servizi di criptovaluta con piattaforme esistenti come Cosmos e Solana.
Frank Schuil, cofondatore della borsa nordica di criptovalute Safello AB, ha osservato che l'incorporazione delle transazioni in criptovalute nel modello Buy Now, Pay Later (BNPL) di Klarna potrebbe rivoluzionare lo spazio fintech e consentire a Klarna di elaborare miliardi di asset digitali.
Come abbiamo scritto, al momento gli investimenti fintech sembrano essere un'opportunità promettente. Le previsioni indicano una crescita sostanziale del 33,6% dei ricavi nel mercato degli asset digitali entro il 2024, a testimonianza del forte potenziale del settore.