WhiteBIT blocca oltre 150 milioni nel 2024 per combattere la criminalità informatica

Il rapporto Chainalysis 2024 sulla criminalità in criptovaluta ha rivelato che i fondi di criptovaluta rubati hanno raggiunto i 2,2 miliardi di dollari a livello globale - con un aumento del 21,07% rispetto all'anno precedente - e che il numero di incidenti di hacking è passato da 282 nel 2023 a 303.
In questo contesto di aumento della criminalità digitale, WhiteBIT, uno dei principali exchange di criptovalute, ha annunciato di aver messo al sicuro oltre 150 milioni di dollari di fondi a rischio nel 2024, riporta CoinGape.
La mossa sottolinea il ruolo proattivo dell'exchange nel contrastare le minacce informatiche in un settore in cui le violazioni e le truffe rimangono una sfida persistente.
Recuperi di alto profilo e applicazione della legge
L'impegno di WhiteBIT è stato centrale in diversi casi di recupero significativi. In un caso, la borsa ha recuperato 4,8 milioni di dollari in fondi rubati legati a XRP durante un'indagine che ha coinvolto il cofondatore di Ripple Chris Larsen. La piattaforma ha anche congelato importi consistenti in seguito alla violazione di Coinspaid ed è intervenuta durante il caso TAO Holder, in cui l'investigatore blockchain ZachXBT ha identificato una grande somma di USDC presa di mira dai truffatori. Inoltre, dopo che il gruppo di hacker nordcoreano Lazarus ha orchestrato una violazione di 16 milioni di dollari su Rain.com, gli investigatori, in collaborazione con l'FBI, hanno rintracciato 760.000 dollari di SOL rubati a WhiteBIT; questi fondi sono stati successivamente restituiti alle autorità in base a un ordine del tribunale.
Solide misure di sicurezza e antiriciclaggio
WhiteBIT sta migliorando le proprie difese impiegando pratiche avanzate contro il riciclaggio di denaro. Un rappresentante del dipartimento di conformità di WhiteBIT ha spiegato: "Utilizziamo OSINT, sistemi di monitoraggio personalizzati e indagini manuali per individuare e bloccare le transazioni fraudolente". L'exchange attenua i rischi conservando il 96% dei suoi fondi in portafogli freddi, applicando l'autenticazione a due fattori e proteggendo le chiavi private con protocolli di crittografia avanzati. Queste misure hanno fatto guadagnare a WhiteBIT un posto tra i primi cinque exchange di criptovalute più sicuri a livello globale, ed è il primo a ottenere la certificazione CCSS di livello 3, il più alto standard di sicurezza del settore.
Poiché la criminalità legata alle criptovalute continua ad aumentare, i protocolli di sicurezza aggressivi e l'approccio collaborativo di WhiteBIT con le forze dell'ordine rappresentano un punto di riferimento fondamentale. Gli investitori e le autorità di regolamentazione osserveranno con attenzione se queste pratiche possono ripristinare la fiducia nei mercati degli asset digitali e contenere ulteriori perdite.
Recentemente abbiamo scritto che ZkLend, un protocollo di prestito decentralizzato sulla rete Starknet, è stato sfruttato per quasi 5 milioni di dollari il 12 febbraio, scatenando nuove preoccupazioni sulla sicurezza delle criptovalute.