21.04.2025
Eugene Komchuk
Editore presso Traders Union
21.04.2025

È ora di fare la spesa: Quali supermercati accettano le criptovalute

È ora di fare la spesa: Quali supermercati accettano le criptovalute La nuova era dello shopping in criptovaluta

Le criptovalute non sono solo un comodo strumento per risparmiare, investire e effettuare pagamenti transfrontalieri, ma anche un metodo sempre più popolare per gli acquisti di tutti i giorni. Sempre più supermercati in tutto il mondo stanno iniziando ad accettare i beni digitali e questa tendenza non fa che aumentare.

Proprio la scorsa settimana, SPAR si è aggiunta alla lista crescente di rivenditori che accettano le criptovalute. Uno dei suoi negozi, situato a Zug, in Svizzera, ha integrato i pagamenti in criptovaluta. Grazie alla soluzione OpenCryptoPay di DFX Swiss, è diventato il primo supermercato del Paese ad accettare istantaneamente pagamenti in Bitcoin tramite la rete Lightning.

"Il primo pagamento in Bitcoin in un supermercato SPAR di Zug, Svizzera. Un'ottima esecuzione, quella di DFX Swiss. Basta scannerizzare un codice QR, inviare qualche sats e la cassiera lo elabora istantaneamente e senza soluzione di continuità", ha dichiarato Rahim Taghizadegan, direttore dell'Associazione Bitcoin Svizzera.

Secondo lui, se l'esperimento avrà successo, la soluzione potrebbe essere estesa a tutto il Paese. A lungo termine, il sistema potrebbe essere implementato nell'intera rete SPAR, che comprende 13.900 punti vendita in 48 Paesi.

Dove tutto è cominciato

I supermercati hanno iniziato a sperimentare i pagamenti in criptovaluta nel 2019. La prima grande catena ad accettare le criptovalute come mezzo di pagamento è stata Whole Foods Market, di proprietà di Amazon.

Per farlo, hanno implementato Spedn, un'app mobile che permetteva agli utenti di pagare con Bitcoin, ETH e altre criptovalute. L'annuncio ha suscitato grande scalpore, poiché in precedenza le attività digitali erano considerate di nicchia nel mondo della vendita al dettaglio. Whole Foods è diventato il primo grande supermercato ad abbracciare i pagamenti decentralizzati.

L'iniziativa è stata lanciata in collaborazione con Flexa, una piattaforma di pagamenti in criptovalute che ha permesso la conversione istantanea delle criptovalute in dollari americani. In questo modo i rivenditori sono stati protetti dai rischi di volatilità e i clienti hanno potuto pagare senza banche o carte. Oltre a Whole Foods, hanno aderito al progetto anche i grandi magazzini di lusso Nordstrom e diversi piccoli rivenditori.

Quali catene di vendita al dettaglio stanno adottando la criptovaluta?

Oltre a Whole Foods, altri giganti della vendita al dettaglio hanno mostrato interesse per i pagamenti in Bitcoin. In particolare, Walmart ha iniziato a sperimentare l'infrastruttura cripto nel 2021, installando bancomat Bitcoin in decine di sedi negli Stati Uniti. Anche se questo non significa pagamenti diretti in criptovaluta alla cassa, la presenza di un'infrastruttura BTC in una grande catena di negozi di alimentari ha inviato un forte segnale al mercato.

Il CTO di Walmart, Suresh Kumar, durante una conferenza sulle criptovalute del 2022 si è detto fiducioso che le criptovalute giocheranno un ruolo di primo piano non solo nel commercio digitale ma anche in quello tradizionale.

"Credo che ci siano tre forze principali che ci allontanano dalla finanza tradizionale, e le criptovalute ne sono il fulcro. Sta cambiando il modo in cui le persone scoprono e si impegnano con i prodotti", ha sottolineato Kumar.

In Croazia, anche la più grande catena di supermercati del Paese, Konzum, ha adottato i pagamenti in criptovaluta. Ha iniziato con il suo negozio online, per poi passare alla sperimentazione nei punti vendita fisici.

A livello globale, i pagamenti in criptovaluta hanno trovato maggiore spazio nei Paesi con un'inflazione elevata e un crescente interesse per la finanza decentralizzata. Ad esempio, Carrefour in Argentina e Brasile ha iniziato a sperimentare i pagamenti in criptovaluta nei suoi ipermercati.

Nel 2022, la borsa delle criptovalute Binance ha stretto una partnership con la catena di supermercati ucraina VARUS, consentendo ai clienti di pagare le merci con la tecnologia Binance Pay.

Poi, nel 2023, una delle più grandi catene di vendita al dettaglio del Sudafrica, Pick n Pay, ha ufficialmente introdotto i pagamenti in BTC in tutti i suoi 1.500 negozi.

Interesse crescente

L'interesse dei commercianti per le criptovalute continua a crescere anno dopo anno e ha superato da tempo la fase sperimentale. Dai programmi pilota negli Stati Uniti all'implementazione su larga scala in Sudafrica, dai bancomat Bitcoin di Walmart ai pagamenti Lightning di SPAR in Svizzera, il mercato si sta gradualmente muovendo verso il riconoscimento delle criptovalute come metodo di pagamento quotidiano.

Mentre alcune aziende sono ancora in fase di test, altre stanno già scalando le soluzioni crittografiche in migliaia di negozi. Anche se le criptovalute non sono ancora la forma di pagamento dominante, la direzione è chiara: il retail sta integrando attivamente le tecnologie blockchain. La domanda non è più se i supermercati accetteranno le criptovalute, ma quando diventeranno uno standard globale.

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