La quotazione di GBP/USD scende ai minimi di 11 settimane in seguito alla notizia della vittoria di Trump

La sterlina britannica crolla sulle notizie statunitensi mentre i "piani tariffari" di Trump iniziano ad avere effetto
Il 6 novembre, durante le prime ore di contrattazione a Londra, la sterlina britannica (GBP) è scesa bruscamente ai minimi di 11 settimane di circa 1,285 contro il dollaro statunitense. Il calo ha fatto seguito alle notizie provenienti dagli Stati Uniti che suggerivano una probabile vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali.
Tuttavia, la sterlina si è poi ripresa ed è ora scambiata al di sopra di 1,290.
Secondo l'Associated Press, Trump è stato dichiarato vincitore in alcuni Stati chiave, tra cui North Carolina, Pennsylvania e Georgia. È in testa anche in altri Stati in bilico, come Michigan, Arizona, Nevada e Wisconsin.
Una vittoria di Trump e i suoi piani per aumentare le tariffe sulle importazioni potrebbero avere un impatto negativo sulla crescita economica del Regno Unito. Gli economisti del National Institute of Economic and Social Research (NIESR) prevedono che il PIL del Regno Unito crescerà dell'1,2% nel 2025 e dell'1,1% nel 2026. Tuttavia, se i piani tariffari di Trump saranno attuati, la crescita economica del Regno Unito potrebbe rallentare allo 0,4%.
Due decisioni chiave giovedì
Giovedì la Banca d'Inghilterra (BoE) annuncerà la sua decisione sui tassi d'interesse. Si prevede un taglio di 25 punti base al 4,75%. Si tratterebbe del secondo taglio dei tassi di quest'anno, dopo l'analoga riduzione di 25 punti base del 1° agosto.
Lo stesso giorno si riunirà anche la Federal Reserve (Fed) degli Stati Uniti, che dovrebbe tagliare i tassi di 25 punti base, portandoli a un range di 4,50%-4,75%. La decisione della Fed è già prezzata dal mercato, quindi i trader osserveranno attentamente i commenti della Fed sulla futura gestione dei tassi.
La notizia dell'elezione di Trump ha influenzato anche l'indice del dollaro statunitense (DXY), che è salito a un nuovo massimo di quattro mesi, a circa 105,30. Nel frattempo, la sterlina britannica è scesa temporaneamente a un minimo di 11 settimane intorno a 1,2850, allineandosi con la media mobile esponenziale (EMA) a 200 giorni, prima di recuperare a 1,290.
Attualmente, l'aumento dell'offerta impedisce alla sterlina di avanzare verso il livello di 1,300, vicino all'EMA a 50 giorni. Inoltre, l'indice di forza relativa (RSI) a 14 giorni è sceso sotto 40,00, indicando un nuovo slancio ribassista.
Come riportato in precedenza, gli operatori stanno rivalutando le aspettative di ulteriori tagli dei tassi da parte della Banca d'Inghilterra (BoE), dal momento che l'Office for Budget Responsibility (OBR) ha alzato le previsioni di inflazione per il 2024 e il 2025 rispettivamente al 2,5% e al 2,6%, e il Cancelliere dello Scacchiere Rachel Reeves ha delineato i piani per un aumento delle tasse di 40 miliardi di sterline.