BMW prevede un colpo da 1 miliardo di euro a causa delle tariffe commerciali

BMW ha avvertito che le nuove tariffe commerciali potrebbero ridurre i suoi utili per il 2025 fino a 1 miliardo di euro (1,09 miliardi di dollari) a causa delle crescenti tensioni commerciali tra Cina, UE e Stati Uniti.
L'azienda ha dichiarato che le pressioni finanziarie derivanti dalle tariffe sui suoi veicoli elettrici (EV) prodotti in Cina e dai dazi statunitensi sull'acciaio, l'alluminio e le importazioni di veicoli dal Messico dovrebbero influenzare il suo margine di guadagno per il segmento auto, che si prevede sarà del 5-7% per l'anno, riporta Reuters.
Nonostante l'ambiente difficile, i dirigenti BMW rimangono cautamente ottimisti. Il direttore finanziario Walter Mertl ha dichiarato che le prospettive dell'azienda saranno modificate se la situazione tariffaria cambierà.
Impatto dell'escalation dei conflitti commerciali
La dipendenza di BMW dalle esportazioni dalla Cina e dagli Stati Uniti la rende particolarmente vulnerabile ai rischi legati alle tariffe. L'azienda è il più grande esportatore di automobili dagli Stati Uniti in termini di valore ed esporta più della metà dei suoi veicoli prodotti in Germania al di fuori dell'UE.
Tuttavia, le barriere commerciali stanno diventando sempre più severe e l'incombere di ulteriori dazi sia da parte dell'Unione Europea che degli Stati Uniti è destinato ad aggravare ulteriormente la situazione. La casa automobilistica, che già deve affrontare la concorrenza dei produttori cinesi di veicoli elettrici in rapida crescita, si trova in un panorama commerciale globale difficile.
Daniel Schwarz di Stifel Research ha commentato la crescente dipendenza dai mercati statunitensi, affermando: "In un contesto in cui la Cina è diventata un mercato molto più difficile, senza alcun miglioramento in vista, la dipendenza dagli Stati Uniti è aumentata. I dazi sono quindi un rischio significativo". Tuttavia, ha suggerito che l'aumento della produzione statunitense potrebbe mitigare parte dell'impatto, anche se a costi più elevati.
Performance finanziaria e prospettive
Nel 2024, BMW ha registrato un calo significativo dell'utile netto, sceso di oltre un terzo a 7,68 miliardi di euro, in linea con le aspettative del mercato. Le vendite più deboli in Cina e in Germania, nonché i ritardi nelle consegne dovuti a un problema ai freni, hanno contribuito alla cattiva performance. L'azienda ha anche avvertito che i maggiori costi fissi derivanti dallo smaltimento delle scorte avrebbero danneggiato i risultati del quarto trimestre, che hanno registrato un calo degli utili del 41%.
Nonostante queste sfide, BMW ha proposto un aumento del payout ratio del 36,7%, tra i più alti della sua storia, e ha dichiarato un dividendo di 4,32 euro per azione privilegiata per il 2024, anche se si tratta di una diminuzione rispetto ai 6,02 euro pagati l'anno precedente.
Ricordiamo che Tesla Inc. ha superato Audi, uno dei principali marchi tedeschi di auto di lusso, nelle vendite globali per il 2024, nonostante abbia consegnato meno veicoli di quanto previsto dagli analisti.