La sterlina scivola mentre la Fed resta ferma e la BoE accenna a un percorso politico cauto

La sterlina britannica è scesa al di sotto di 1,30 dollari venerdì, scivolando a circa 1,2920 dollari contro il dollaro statunitense, dopo che la Federal Reserve ha ribadito il suo impegno ad adottare un approccio cauto per quanto riguarda i tagli dei tassi in un contesto di incertezza economica. Il presidente della Fed Jerome Powell e altri responsabili politici hanno sottolineato che la banca centrale non si sta affrettando a ridurre i tassi di interesse, citando i rischi inflazionistici posti dalle nuove misure tariffarie del presidente Trump.
Di conseguenza, l'indice del dollaro statunitense è salito al di sopra del livello chiave di 104,00, aumentando la pressione su GBP/USD.La decisione della Fed di mantenere i tassi nell'intervallo 4,25%-4,50%, insieme ai dazi reciproci previsti da Trump il 2 aprile, ha pesato sul sentimento di rischio globale. Gli analisti hanno osservato che tali azioni commerciali potrebbero frenare le prospettive di crescita delle economie e ritardare gli sforzi di allentamento monetario delle banche centrali di tutto il mondo. Secondo CME FedWatch, i mercati si aspettano ancora due tagli dei tassi nel 2025, ma non vedono praticamente alcun cambiamento a maggio.
Dinamica dei prezzi GBP/USD (giugno 2024 - marzo 2025) Fonte: TradingView.
La BoE resta ferma mentre i dati economici del Regno Unito si ammorbidiscono
Sul fronte interno, la Banca d'Inghilterra ha mantenuto il tasso d'interesse di riferimento invariato al 4,5%, con otto dei nove membri del MPC che hanno votato per una pausa. Il governatore Andrew Bailey ha ribadito il percorso di politica monetaria "gradualmente decrescente" della banca, nonostante le persistenti preoccupazioni per l'ostinata inflazione dei servizi. La crescita dei salari nel Regno Unito è rimasta stabile, con un aumento del 5,9% dei guadagni medi al netto dei bonus nei tre mesi fino a gennaio, complicando potenzialmente la strategia di allentamento della BoE.
Gli investitori si concentrano ora sui dati dell'IPC del Regno Unito di febbraio, previsti per la prossima settimana, che potrebbero fornire segnali più chiari sulla prossima mossa della BoE. Nel frattempo, l'incertezza politica e la fiacca fiducia dei consumatori continuano a rappresentare un ostacolo per la sterlina.
Prospettive tecniche e livelli da tenere d'occhio
La coppia GBP/USD non è riuscita a superare il massimo di quattro mesi di $1,3, innescando un pullback. L'RSI a 14 giorni è sceso dal territorio di ipercomprato sopra 70, suggerendo un consolidamento. I livelli di supporto chiave sono visti a 1,2770 e 1,2615, mentre la resistenza rimane a 1,31. Le EMA a 20 e 50 giorni in anticipo a 1,2855 e 1,2712 sostengono la tendenza rialzista complessiva, a meno che questi livelli non cedano.
All'inizio del mese abbiamo evidenziato che il momentum rialzista della sterlina avrebbe probabilmente affrontato una resistenza vicino al livello di 1,30. Con la Fed che ha riaffermato il suo orientamento da falco e la BoE che si mantiene cauta nonostante l'inflazione appiccicosa, il rialzo della sterlina dipende ora dai dati sull'IPC e sul lavoro che verranno pubblicati la prossima settimana.