25.03.2025
Jainam Mehta
Collaboratore
25.03.2025

La sterlina si stabilizza al di sopra di $1,29 grazie ai dati PMI del Regno Unito che compensano la cautela della Fed e l'incertezza sui dazi doganali

La sterlina si stabilizza al di sopra di $1,29 grazie ai dati PMI del Regno Unito che compensano la cautela della Fed e l'incertezza sui dazi doganali GBP/USD sfiora 1,295 grazie alla spinta del PMI, mentre gli operatori attendono la dichiarazione di primavera del Regno Unito e l'aggiornamento sui dazi di Trump

La sterlina britannica si è mantenuta stabile vicino a 1,2920 dollari durante la sessione asiatica di martedì, mantenendo i guadagni del giorno precedente grazie ai solidi dati PMI del Regno Unito che hanno fornito supporto nonostante le incertezze macroeconomiche globali. Gli ultimi dati del settore dei servizi del Regno Unito hanno rivelato una solida espansione, con una rinnovata domanda nei servizi finanziari e di consumo che segnala una ripresa economica più ampia.

Di conseguenza, gli operatori valutano al 60% la probabilità di un taglio dei tassi di un quarto di punto da parte della Banca d'Inghilterra (BoE) a maggio, rispetto alle precedenti aspettative di un allentamento monetario più aggressivo. Anche HSBC ha rivisto le proprie aspettative, prevedendo che il tasso di base della BoE raggiunga il 3% entro il terzo trimestre del 2026.

Il movimento al rialzo ha spinto la coppia GBP/USD a un massimo intraday di 1,295 dollari, avvicinandosi al picco di oltre quattro mesi di 1,30 dollari toccato la scorsa settimana. Nonostante i rischi politici e commerciali incombenti, come l'incertezza sui dazi statunitensi e l'imminente dichiarazione di primavera del Regno Unito, il sentimento degli investitori nei confronti della sterlina è rimasto cautamente ottimista.

Dinamica dei prezzi GBP/USD (gennaio 2025 - marzo 2025) Fonte: TradingView.

Il dollaro si indebolisce a causa dei segnali di cautela della Fed e dei timori per l'inflazione

Nel frattempo, il dollaro statunitense si è indebolito leggermente, contribuendo alla forza relativa della sterlina. Il dollaro è stato messo sotto pressione dalle dichiarazioni del presidente della Federal Reserve di Atlanta Raphael Bostic, che ha messo in guardia sulla persistente incertezza economica e sui progressi più lenti del previsto in materia di inflazione. Bostic ha rivisto le sue aspettative di taglio dei tassi, allineandosi alla posizione più ampia della Fed di due riduzioni quest'anno, anche se ha sottolineato i rischi legati al commercio, in particolare in vista dell'annuncio dei dazi da parte del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump il 2 aprile.

A contribuire alla ritirata del dollaro, il S&P Global Services PMI è salito a 54,3 a marzo, rispetto ai 51,0 di febbraio, superando le aspettative del mercato e segnalando la tenuta dell'economia statunitense. Tuttavia, gli operatori hanno considerato questi dati nel contesto più ampio dei rischi globali in corso, tra cui le politiche commerciali di Trump e le loro potenziali conseguenze inflazionistiche.

Prospettive: Il rischio di un evento chiave nel Regno Unito incombe

In prospettiva, i mercati guardano alla dichiarazione di primavera del cancelliere britannico Rachel Reeves, in programma mercoledì, per capire le prospettive fiscali e le priorità economiche del governo guidato da Starmer. Sebbene la coppia GBP/USD rimanga sostenuta al di sopra di 1,29, eventuali indicazioni politiche dovish da parte della BoE o un cambiamento nel sentiment del mercato dovuto agli sviluppi della politica commerciale potrebbero alterarne la traiettoria. Fino ad allora, la coppia continua a trarre vantaggio dalla posizione relativamente più favorevole della BoE e dalla recente sovraperformance economica.

Come abbiamo notato in precedenti articoli, la coppia GBP/USD continua a rispecchiare le politiche divergenti delle banche centrali, con il percorso cauto della Bank of England verso i tagli dei tassi che contrasta con la posizione mutevole della Fed in mezzo all'incertezza dovuta ai dazi. La resistenza chiave rimane vicino a 1,30, mentre gli operatori guardano agli aggiornamenti sull'inflazione nel Regno Unito e ai dati macro statunitensi per i prossimi spunti direzionali.

Questo materiale può contenere opinioni di terzi, non costituisce consulenza finanziaria e può includere contenuti sponsorizzati.