EUR/USD stabile sopra 1,08 dollari, Aussie in calo per i dazi, yen in rialzo per i toni da falco della BoJ

Il mercato dei cambi ha aperto martedì con uno slancio misto tra le principali coppie di valute, mentre gli operatori soppesavano i segnali divergenti delle banche centrali, l'incertezza della politica commerciale e i dati economici aggiornati.
L'euro ha registrato un modesto rimbalzo dai minimi di due settimane, risalendo sopra il livello di 1,08 dollari durante la sessione asiatica.
Il recupero segue una striscia di quattro giorni di perdite che ha visto la coppia scendere sotto il livello di ritracciamento di Fibonacci del 23,6% del suo rally di febbraio-marzo, innescando un sentimento ribassista. Tuttavia, la coppia rimane vulnerabile a meno che non superi la zona di resistenza di 1,0855. Una chiusura decisiva al di sotto di 1,0725, dove convergono il livello di Fibo del 38,2% e la SMA a 200 giorni, segnalerebbe perdite più profonde verso 1,0655 o più in basso.
Movimento dei prezzi di EUR/USD, USD/JPY e AUD/USD (Fonte: TradingView.)
USD/JPY si stabilizza dopo che i verbali della BoJ accennano ad altri rialzi
Lo yen giapponese si è leggermente rafforzato rispetto al minimo di tre settimane nei confronti del dollaro statunitense, sostenuto dai verbali di gennaio della Banca del Giappone. I responsabili politici hanno segnalato una crescente fiducia nel raggiungimento dell'obiettivo di inflazione del 2%, aumentando le probabilità di futuri rialzi dei tassi.
Ciò ha compensato la pressione di un dollaro USA più solido, che ha tratto sostegno da dati S&P Global Services PMI più forti del previsto (54,3 a marzo rispetto al precedente 51,0). La coppia USD/JPY rimane al di sopra del livello critico di 150,00, con 151,00 e 151,30 che fungono da resistenza chiave. La mancata tenuta al di sopra di 150,15 potrebbe innescare un pullback verso 149,00.
AUD/USD affronta la resistenza vicino a 0,6300 tra le incertezze tariffarie
Il dollaro australiano è avanzato per la seconda sessione consecutiva, sostenuto dalle aspettative che la Reserve Bank of Australia manterrà i tassi invariati ad aprile e dall'ottimismo sugli stimoli cinesi. Tuttavia, l'AUD/USD rimane al di sotto della resistenza di 0,6300, frenato dall'incertezza sui dazi proposti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump e previsti per il 2 aprile. La coppia si mantiene al di sopra del supporto di 0,6220, ma una rottura al ribasso potrebbe rivisitare il minimo di marzo di 0,6187. Nel frattempo, i dati PMI della Judo Bank hanno segnalato un modesto miglioramento dell'attività economica australiana.
Nella precedente copertura di queste coppie di valute, abbiamo evidenziato la sensibilità dell'AUD/USD alle misure economiche cinesi, il ruolo della divergenza di politica della BoJ nel sostenere la forza dello JPY e la vulnerabilità dell'EUR/USD sotto 1,0850. Queste dinamiche rimangono in gioco mentre i percorsi di politica monetaria globale divergono.