14.11.2024
Sholanke Dele
Analista presso Traders Union
14.11.2024

La quotazione di USD/JPY raggiunge i massimi di 16 settimane grazie alle pressioni sull'inflazione giapponese

La quotazione di USD/JPY raggiunge i massimi di 16 settimane grazie alle pressioni sull'inflazione giapponese La Banca del Giappone valuta le opzioni di rialzo dei tassi tra il calo dello yen e l'aumento dei costi di importazione

L'USD/JPY ha superato quota 156,00, dopo che il breakout da quasi tre settimane di consolidamento ha portato la coppia a un massimo di 16 settimane. Questo traguardo riflette il continuo declino dello yen, che ora è al quarto giorno consecutivo di debolezza nei confronti del dollaro.

Gli operatori di mercato possono vedere le implicazioni dell'intensificarsi delle pressioni inflazionistiche sullo yen e sull'economia giapponese, che potrebbero sollecitare una risposta strategica da parte della Banca del Giappone. L'indice dei prezzi alla produzione (PPI) del Giappone è salito al 3,4% su base annua in ottobre, superando anche le previsioni ridotte al 2,9% rispetto al 3,1% di settembre. Questa impennata dell'inflazione all'ingrosso, la più rapida dall'agosto 2023, è dovuta all'indebolimento dello yen, che ha fatto lievitare i costi di importazione per le imprese di tutti i settori. Di conseguenza, beni essenziali come il riso, i metalli non ferrosi, gli alimenti e il petrolio sono diventati più costosi. Per le aziende, quindi, la storia è difficile: stanno assorbendo i costi più elevati delle materie prime e la salita del 4,3% del dollaro rispetto allo yen tra ottobre e novembre non fa che aggiungere benzina al fuoco.

Prospettive economiche contrastanti sul percorso dei tassi della BoJ

La Banca del Giappone si trova ora di fronte a un enigma di inasprimento. Mentre i recenti aggiustamenti hanno visto i tassi d'interesse passare da negativi allo 0,25% a luglio, il governatore Kazuo Ueda ha accennato a ulteriori rialzi dei tassi se le pressioni inflazionistiche si spostano maggiormente verso i fattori legati alla domanda e agli aumenti salariali piuttosto che ai soli costi esterni. Questa prospettiva significa che un potenziale rialzo dei tassi entro dicembre è di nuovo sul tavolo, in particolare se gli aumenti salariali guadagnano trazione, rafforzando così gli obiettivi di inflazione della banca centrale.

La maggior parte degli economisti scommette contro un altro aumento dei tassi della BoJ quest'anno, mentre alcuni prevedono ancora un aumento dei tassi entro marzo. Il persistente indebolimento dello yen e la robusta performance di USD/JPY terranno sotto osservazione i rischi inflazionistici del Giappone, esercitando così pressioni sulla Banca del Giappone affinché bilanci attentamente le sue mosse.

Gli ultimi dati sulla massa monetaria M2 del Giappone relativi al mese di ottobre si sono rivelati più deboli del previsto, contribuendo a rendere più debole la performance dello yen. La coppia di valute rimane all'interno di un intervallo di tre settimane, tra 151,70 e 155,00.

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