Il rendimento delle obbligazioni giapponesi raggiunge lo 0,685% mentre lo yen tocca i minimi di 15 anni rispetto al dollaro

Il mercato obbligazionario giapponese suscita nuove aspettative di un rialzo dei tassi da parte della Bank of Japan (BoJ), mentre i rendimenti obbligazionari salgono ai massimi pluriennali e lo yen continua a perdere terreno rispetto al dollaro.
Mercoledì il rendimento dei titoli di Stato quinquennali giapponesi ha raggiunto lo 0,685%, il livello più alto degli ultimi 15 anni, prima di scendere leggermente allo 0,68%. Il rialzo dei rendimenti ha rispecchiato l'aumento dei rendimenti dei Treasury statunitensi ed è stato intensificato dall'indebolimento dello yen, che di recente è sceso a 154,94 contro il dollaro, ai minimi da luglio.
Il forte calo dello yen ha sollevato le preoccupazioni per i costi delle importazioni, che stanno già esercitando pressioni inflazionistiche sulle famiglie giapponesi. L'indebolimento dello yen fa aumentare il costo dei beni importati, facendo lievitare ulteriormente i prezzi interni e mantenendo l'inflazione ad un livello scomodo. In risposta, il mercato sta speculando sul fatto che la BoJ potrebbe prendere in considerazione un aumento dei tassi per stabilizzare lo yen e compensare l'aumento del costo della vita.
Il ministro delle Finanze chiede un tasso "neutro" per stabilizzare lo yen
Katsutoshi Inadome, stratega senior di Sumitomo Mitsui Trust Asset Management, ha osservato che la debolezza dello yen ha aumentato le scommesse su un cambiamento di politica da parte della BoJ. L'attuale tasso di politica a breve termine della BoJ è di appena lo 0,25%, ben al di sotto dei livelli che potrebbero stabilizzare lo yen.
Tuttavia, Takeshi Shina, ministro delle Finanze ombra del Giappone, sostiene che questo tasso è troppo basso per controllare l'inflazione determinata dal deprezzamento dello yen. Suggerisce un aumento graduale fino all'1% per avvicinare il Giappone a quello che definisce un tasso "neutrale", che a suo avviso frenerebbe il declino dello yen senza stressare eccessivamente l'economia giapponese.
Sottolinea inoltre che la caduta dello yen è stata alimentata da un crescente divario di tassi tra Giappone e Stati Uniti, dove l'aumento dei rendimenti riflette le aspettative di ulteriori rialzi dei tassi statunitensi. L'impegno passato della BoJ a mantenere i tassi ultra-bassi, soprattutto per stimolare i prestiti interni, rischia ora di ritorcersi contro, poiché lo yen più debole fa salire i prezzi delle importazioni ed erode i salari reali. Con l'aumento dei rendimenti obbligazionari in tutto il mercato giapponese a reddito fisso, i leader del Giappone sono costretti a considerare i costi dell'inazione.
Gli ultimi dati sullo stock monetario M2 del Giappone per il mese di ottobre si sono rivelati più deboli del previsto, contribuendo a rendere più debole la performance dello yen. La coppia di valute rimane all'interno di un intervallo di tre settimane, tra 151,70 e 155,00.