03.04.2025
Jainam Mehta
Collaboratore
03.04.2025

La sterlina balza sopra 1,31 dollari mentre i dazi di Trump pesano sul dollaro americano

La sterlina balza sopra 1,31 dollari mentre i dazi di Trump pesano sul dollaro americano La sterlina sale sopra 1,31 dollari quando Trump impone dazi del 10% sulle importazioni, scatenando il sentimento di risk-off

La sterlina britannica ha registrato un forte rialzo rispetto al dollaro statunitense giovedì, superando la soglia di 1,31 dollari per la prima volta in quasi sei mesi, in seguito alla reazione degli operatori ai dazi statunitensi recentemente imposti dal presidente Donald Trump. I dazi, fissati al 10% su tutte le importazioni, con aliquote più elevate destinate a specifici Paesi, hanno innescato timori di recessione che hanno indebolito il biglietto verde sui mercati globali.

L'indice del dollaro USA (DXY) è crollato a 102,7, mentre gli investitori rivalutavano le prospettive dell'economia statunitense. Con le politiche protezionistiche di Trump ora ufficialmente in vigore, si sono intensificati i timori che gli Stati Uniti possano scivolare in una recessione, spingendo la Federal Reserve ad agire. I mercati stanno valutando circa 62 punti base di tagli dei tassi da parte della Fed entro la fine dell'anno, con l'aumento dei timori per l'inflazione e la possibilità di distruzione della domanda.

Dinamica dei prezzi GBP/USD (marzo 2025 - aprile 2025) Fonte: TradingView.

Il Regno Unito evita dure ritorsioni e mantiene intatto l'appeal del mercato

Il Regno Unito è stato tra i meno colpiti dal regime tariffario, con solo un dazio del 10%, inferiore a quello di altre grandi economie. Il Primo Ministro Keir Starmer ha enfatizzato un approccio "freddo e calmo", indicando che la Gran Bretagna non si sarebbe immediatamente vendicata. La sua posizione ha rassicurato gli investitori, che hanno percepito il Regno Unito come un partner commerciale relativamente isolato in mezzo alle crescenti tensioni globali.

Ciononostante, il Regno Unito potrebbe ancora subire pressioni indirette. Le imprese britanniche potrebbero subire la concorrenza di aziende straniere costrette a ridurre i prezzi a livello globale a causa della perdita di accesso ai mercati statunitensi. Nonostante ciò, la sterlina ha continuato a rafforzarsi, sostenuta dalle aspettative del mercato che la Banca d'Inghilterra allentasse la politica monetaria in modo meno aggressivo rispetto alla controparte statunitense. Le aspettative di taglio dei tassi per la BoE sono aumentate in misura modesta, attestandosi ora a 62 punti base entro dicembre.

Le prospettive tecniche favoriscono la continuazione rialzista

Tecnicamente, la coppia GBP/USD ha trovato un solido supporto a 1,293, allineato al livello di ritracciamento di Fibonacci del 61,8%. L'EMA a 20 giorni rimane inclinato verso l'alto e l'RSI è salito a 70, segnalando un nuovo slancio rialzista. La resistenza immediata si trova vicino al massimo del 26 settembre di 1,3434.

Come già osservato nel precedente articolo su GBP/USD, la coppia stava mostrando segni di costruzione di uno slancio rialzista intorno all'area di 1,293. L'impennata di oggi conferma che la coppia si stava preparando per un breakout, con l'attuale rally sostenuto dagli indicatori tecnici e da un dollaro più morbido. Una chiusura al di sopra di 1,311 apre la porta a ulteriori guadagni verso 1,3434.

Questo materiale può contenere opinioni di terzi, non costituisce consulenza finanziaria e può includere contenuti sponsorizzati.