I mercati asiatici crollano a causa dell'inasprimento della guerra commerciale

I mercati asiatici sono crollati lunedì, aggravando la crisi dei mercati azionari globali innescata dall'escalation della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina.
I nuovi dazi imposti dal presidente americano Donald Trump hanno provocato un forte calo degli indici azionari in tutta l'Asia e gli effetti delle misure di ritorsione della Cina si sono ripercossi sui mercati finanziari globali, riporta la CNN.
Crollo dei mercati in Asia
Il Nikkei 225, l'indice di riferimento del Giappone, è sceso di oltre l'8% poco dopo l'apertura, mentre il più ampio indice Topix ha perso oltre il 6,5% dopo aver recuperato perdite ancora più consistenti. Nella Cina continentale, alla riapertura dei mercati dopo un giorno festivo, l'indice Shanghai Composite è sceso del 6,7%, mentre l'indice CSI300 è sceso del 7,5%.
L'indice Hang Seng di Hong Kong ha aperto in ribasso di oltre il 9% e il Kospi della Corea del Sud è crollato di oltre il 4,8%, provocando una breve interruzione delle contrattazioni. La flessione dei mercati asiatici segue il peggior periodo di due giorni degli ultimi cinque anni per Wall Street, dove l'S&P 500 e il Nasdaq hanno perso rispettivamente quasi il 14% e il 19% da un anno all'altro. Il sell-off è stato innescato dopo che la Cina ha imposto una tariffa del 34% su tutti i beni statunitensi in risposta all'ultima serie di dazi di Trump.
La forte rappresaglia cinese e i rischi di una futura guerra commerciale
La risposta della Cina alle nuove tariffe è stata rapida e aggressiva. Il Quotidiano del Popolo, organo ufficiale del Partito Comunista Cinese, ha pubblicato lunedì un commento in cui afferma che la Cina ha la "forte capacità di resistere alla pressione" dei dazi statunitensi. Il commento sottolinea la capacità della Cina di contrastare le azioni degli Stati Uniti, data l'esperienza pluriennale nelle controversie commerciali.
Ronald Temple, chief market strategist di Lazard, ha messo in guardia dai gravi danni economici derivanti da queste tariffe. Ha previsto che seguiranno ritorsioni su larga scala da parte di altri Paesi, intensificando ulteriormente il conflitto commerciale. I dazi hanno già colpito le principali economie asiatiche, tra cui Taiwan, dove titoli come TSMC e Foxconn sono crollati, innescando un'interruzione del circuito.
Preoccupazioni per il deficit economicotra Stati Uniti e Cina
Il Presidente Trump ha difeso la sua politica tariffaria, affermando che gli Stati Uniti sono stati trattati ingiustamente da altri Paesi, in particolare dalla Cina. Ha ribadito la sua posizione di affrontare il deficit commerciale degli Stati Uniti, che lo scorso anno ha raggiunto 295,4 miliardi di dollari con la Cina. Trump ha inoltre manifestato la volontà di negoziare con la Cina e l'Unione Europea per risolvere gli squilibri commerciali.
Giappone, Corea del Sud e Taiwan stanno tutti esplorando modi per contrastare le tariffe, con i leader di queste nazioni che esprimono preoccupazione per il futuro delle relazioni commerciali con gli Stati Uniti. Il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba intende fare appello a Trump per ridurre le tariffe, mentre il presidente di Taiwan Lai Ching-te si è impegnato ad acquistare più beni statunitensi per allentare le tensioni commerciali.
Gli economisti hanno rivisto al ribasso le previsioni di crescita per l'Asia, avvertendo che Paesi come la Corea del Sud e Singapore potrebbero faticare a negoziare con gli Stati Uniti la riduzione delle tariffe. L'impatto globale della guerra commerciale continua a crescere, poiché gli investitori temono un'instabilità prolungata e un'escalation delle tensioni tra le due maggiori economie mondiali.
La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina ha provocato scosse nei mercati globali, con perdite significative in Asia e crescenti preoccupazioni sulle più ampie implicazioni economiche dell'escalation dei dazi.
Inoltre, domenica Donald Trump ha difeso la sua decisione di imporre dazi a tappeto su quasi tutti i partner commerciali degli Stati Uniti, nonostante il forte calo dei mercati finanziari e le preoccupazioni dei leader aziendali.