Il prezzo di EUR/USD minaccia il supporto di 1,0500 mentre la BCE alimenta il momentum ribassista

La coppia EUR/USD ha affrontato un'incessante pressione di vendita questa settimana, scivolando dell'1% dal livello di resistenza di 1,0600 per testare il supporto critico di 1,0500. Questo segna un minimo di tre giorni, con i tori che tentano di stabilizzare la coppia al di sopra di 1,0500. Nonostante i loro sforzi, lo slancio verso il basso persiste, lasciando l'euro vulnerabile a ulteriori ribassi.
Dinamica dei prezzi EUR/USD (novembre 2024). Fonte: TradingView
Anche la Banca Centrale Europea (BCE) sta alimentando il sentimento ribassista, in quanto i responsabili politici segnalano crescenti preoccupazioni sulla crescita economica dell'Eurozona. François Villeroy de Galhau, governatore della Banca di Francia, ha sottolineato uno spostamento dei rischi al ribasso sia per la crescita che per l'inflazione. I mercati prevedono ora un taglio dei tassi di 25 punti base a dicembre, che abbasserebbe il tasso di deposito al 3%.
I funzionari della BCE sembrano desiderosi di adottare un ciclo di policy-easing più aggressivo, puntando a un tasso neutro entro il 2025. Questo atteggiamento dovish ha smorzato la fiducia degli investitori, contribuendo alla debolezza dell'euro nei confronti di un dollaro USA resistente.
L'attenzione si sposta sui dati PMI mentre l'RSI indica prospettive ribassiste per EUR/USD
L'attenzione si sposta ora sui dati flash dell'indice dei responsabili degli acquisti (PMI) di venerdì, relativi al mese di novembre. Si prevede che l'attività del settore privato dell'Eurozona si attesti vicino alla linea di demarcazione espansiva. Di conseguenza, gli investitori esamineranno questi dati per valutare la salute economica e la domanda futura, con una lettura debole che potrebbe amplificare le preoccupazioni sulle prospettive di crescita della regione.
Tecnicamente, la coppia EUR/USD non mostra segni di sollievo. L'indice di forza relativa (RSI) rimane al di sopra dei livelli di ipervenduto, suggerendo spazio per un ulteriore ribasso. Una rottura al di sotto del supporto di 1,0500 aprirebbe la porta al livello di 1,0450, un minimo pluriennale per la coppia.
Gli operatori dovrebbero osservare attentamente la zona di supporto di 1,0500. Una rottura prolungata potrebbe porre le basi per perdite prolungate, soprattutto se i dati PMI di venerdì non dovessero ispirare fiducia.
Il prezzo della coppia EUR/USD rimane sotto pressione nonostante la crescita dei salari dell'eurozona sia salita al 5,42%. La ripresa dell'indice del dollaro limita lo slancio rialzista dell'euro.