La sterlina supera quota 1,31 dollari grazie al PIL britannico positivo e alla debolezza del dollaro

La sterlina britannica ha superato quota 1,31 dollari venerdì, dopo una settimana di rialzi grazie ai solidi dati nazionali e all'ampia debolezza del dollaro statunitense. Al livello attuale, la sterlina è scambiata vicino ai massimi di sei mesi, sostenuta da una crescita del PIL più forte del previsto e dallo scetticismo degli investitori su un rapido taglio dei tassi da parte della Banca d'Inghilterra.
Gli ultimi dati economici hanno mostrato che l'economia britannica si è espansa dello 0,5% a febbraio, superando di gran lunga le aspettative di un modesto aumento dello 0,1%. La crescita è stata ampia nei settori dei servizi, dell'industria manifatturiera e delle costruzioni. In particolare, la produzione industriale ha guadagnato slancio, probabilmente grazie all'accelerazione della produzione da parte delle aziende in vista dell'inasprimento dei dazi statunitensi nell'ambito della politica commerciale del Presidente Trump. Questa sorpresa positiva ha portato i mercati a ridimensionare leggermente le aspettative di un allentamento monetario aggressivo, anche se tre tagli dei tassi di 25 punti base sono ancora previsti per il 2025.
Dinamica dei prezzi GBP/USD (marzo 2025 - aprile 2025) Fonte: TradingView.
Il dollaro crolla con l'intensificarsi delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina
Alla base della recente forza della sterlina c'è la continua pressione sul dollaro americano. Il Dollar Index è scivolato sotto 99,50 venerdì - il minimo da aprile 2022 - in seguito all'ultimo aumento delle tariffe di ritorsione della Cina. Il Ministero delle Finanze di Pechino ha confermato che aumenterà i dazi sulle importazioni di merci statunitensi al 125% a partire dal 12 aprile, a seguito della decisione di Washington di aumentare le tariffe sulle importazioni cinesi al 145%, tenendo conto di un ulteriore dazio specifico sul fentanil.
Questi sviluppi hanno scosso il sentimento degli investitori e appesantito il dollaro, soprattutto in seguito all'aumento delle preoccupazioni sui rischi di recessione e sulla potenziale risposta della Federal Reserve. I mercati ora si aspettano più tagli dei tassi da parte della Fed quest'anno, erodendo ulteriormente il vantaggio di rendimento del dollaro.Occhi puntati sui prossimi dati statunitensi e sui discorsi della BoE
Nel corso della giornata, gli investitori seguiranno i dati sull'inflazione alla produzione negli Stati Uniti per il mese di marzo e la lettura della fiducia dei consumatori dell'Università del Michigan per il mese di aprile. Entrambi i dati potrebbero influenzare la direzione del dollaro a breve termine e dare forma alle aspettative sui tassi della Fed. Nel Regno Unito, i commenti dei funzionari della Banca d'Inghilterra, tra cui il vice governatore Sarah Breeden, potrebbero offrire nuovi spunti di riflessione sulle politiche in un contesto di dinamiche globali in evoluzione.
Nelle sessioni precedenti, abbiamo indicato 1,2850 come perno chiave per GBP/USD. Ora che la sterlina ha superato 1,31, la coppia potrebbe consolidare i guadagni a meno che i dati statunitensi non sorprendano al rialzo o che il sentimento di rischio inverta la tendenza del dollaro.