La quotazione della coppia GBP/USD sale ai massimi di 7 mesi grazie alle prospettive sui tassi della BoE e alla debolezza del dollaro

La sterlina britannica ha esteso la sua striscia vincente alla nona sessione consecutiva lunedì, salendo oltre 1,34 dollari per la prima volta dal settembre 2024. La coppia è stata scambiata per l'ultima volta vicino a 1,3414 dollari, in rialzo dello 0,88% nella giornata, sostenuta dal raffreddamento dell'inflazione britannica e dall'ampia debolezza del dollaro statunitense. Il rally segna la corsa più forte della sterlina da luglio e sottolinea l'ottimismo degli investitori sul fatto che la Banca d'Inghilterra potrebbe allentare la politica senza alimentare i rischi di inflazione.
I recenti dati sui prezzi al consumo nel Regno Unito hanno mostrato un rallentamento dell'inflazione complessiva al 2,6% su base annua, con un calo dell'inflazione dei servizi al 4,7%. I dati più deboli del previsto hanno incoraggiato i mercati ad aumentare le scommesse sul taglio dei tassi di interesse. I trader stanno valutando circa 86 punti base di allentamento della BoE entro la fine dell'anno, e un quarto taglio dei tassi a dicembre è considerato più probabile che non. Allo stesso tempo, i dati economici statunitensi più deboli e i progressi nei negoziati commerciali globali hanno esercitato una pressione al ribasso sul dollaro, rendendo la sterlina più interessante in termini relativi.
Dinamica dei prezzi GBP/USD (marzo 2025 - aprile 2025) Fonte: TradingView.
I segnali di momentum rafforzano la struttura rialzista, ma l'RSI indica cautela
Da un punto di vista tecnico, la coppia GBP/USD ha superato nettamente la resistenza chiave a 1,3366 dollari e punta al prossimo ostacolo a 1,3448 dollari, mentre 1,3498 dollari è considerato un obiettivo a lungo termine. Il trend rialzista rimane sostenuto dall'EMA a 50 giorni a 1,3252 dollari e dall'EMA a 200 giorni a 1,3075 dollari. L'azione dei prezzi continua inoltre a rispettare un canale ascendente che ha guidato la coppia al rialzo dall'inizio di aprile. L'RSI a 14 giorni è salito al di sopra di 70, segnalando che la coppia sta entrando in territorio di ipercomprato e potrebbe affrontare un consolidamento a breve termine.
Al ribasso, il supporto immediato si trova a 1,3366 dollari, mentre un pullback più profondo troverebbe acquirenti vicino a 1,3302 dollari. Una rottura al di sotto dell'EMA a nove giorni a 1,3194 dollari potrebbe minare le prospettive rialziste a breve termine, anche se la struttura più ampia rimane intatta a meno che il prezzo non scivoli al di sotto della base del canale ascendente intorno a 1,3150 dollari.
In un precedente articolo, abbiamo notato la crescente divergenza tra le aspettative politiche del Regno Unito e degli Stati Uniti, con la BoE che ha guadagnato spazio di manovra a causa del calo dell'inflazione. Con la forza della sterlina ormai consolidata, ulteriori guadagni dipendono da un breakout sostenuto oltre 1,3448 dollari e dall'assenza di flussi di risk-off che di solito favoriscono il dollaro.