23.04.2025
Artem Shendetskii
Autore e Redattore di Notizie
23.04.2025

Trump assicura che non licenzierà Powell

Trump assicura che non licenzierà Powell Trump dice che non licenzierà Powell, attenuando i timori di un'interruzione della Fed.

Il presidente Donald Trump ha dichiarato martedì di non avere "alcuna intenzione" di licenziare il presidente della Federal Reserve Jerome Powell, attenuando i timori degli investitori per le possibili interruzioni della politica monetaria statunitense.

Ha inoltre segnalato la volontà di ridurre le tariffe sulle importazioni cinesi, fornendo una doppia dose di sollievo ai mercati scossi dalle mosse politiche e dalla retorica aggressiva delle ultime settimane, riporta Cryptopolitan.

"Mi piacerebbe vederlo un po' più attivo in termini di idea di abbassare i tassi di interesse... ma no, non ho intenzione di licenziarlo", ha detto Trump durante un evento stampa nello Studio Ovale.

I commenti del presidente sono arrivati pochi giorni dopo aver criticato aspramente Powell sui social media, affermando che "il licenziamento del presidente non arriverà mai abbastanza velocemente". L'inversione di rotta di martedì ha fatto salire i futures azionari statunitensi, ha sollevato il dollaro e ha contribuito a far scendere i prezzi dell'oro dai massimi storici.

Limiti legali e avvertimenti interni determinano la decisione

Le osservazioni di Trump fanno seguito agli avvertimenti interni dei consiglieri più importanti, tra cui il Segretario al Tesoro Scott Bessent, sul potenziale caos di mercato e sulle complicazioni legali derivanti dal tentativo di rimuovere il presidente della Fed. In base alla legge sulla Federal Reserve, un presidente può rimuovere un governatore solo "per causa", ad esempio per cattiva condotta, criteri che, secondo gli studiosi di diritto, è improbabile che siano soddisfatti nel caso di Powell.

Powell, che ha detto in privato che avrebbe contestato qualsiasi tentativo di rimozione, ha affrontato frequenti critiche da parte di Trump sui tassi di interesse e sulla politica monetaria. Tuttavia, gli ultimi commenti suggeriscono una ritirata tattica della Casa Bianca dopo le crescenti pressioni dei mercati e della stessa amministrazione Trump.

L'adeguamento dei dazi segnala il disgelo commerciale

Nel corso dello stesso briefing, Trump ha accennato a una riduzione dell'attuale dazio del 145% sulle merci cinesi. "Non sarà così alta. Si ridurrà in modo sostanziale. Ma non sarà pari a zero. Una volta era pari a zero", ha dichiarato, assumendo un tono più conciliante in mezzo alle tensioni commerciali in corso.

La possibilità di uno sgravio tariffario, unita alla conferma che Powell rimarrà al suo posto, ha contribuito a stabilizzare i mercati finanziari. Gli analisti hanno notato che, sebbene l'incertezza rimanga, le dichiarazioni di martedì hanno dato agli investitori un motivo sufficiente per sospendere il sell-off.

Tuttavia, alcuni economisti hanno avvertito che la politicizzazione della Fed potrebbe portare a danni a lungo termine. "Licenziare Jay sarebbe un autogol catastrofico", ha dichiarato Mark Spindel, co-autore di un libro sull'indipendenza della Fed. "Trasformare la Fed in un prigioniero politico non ha alcun vantaggio".

Recentemente abbiamo scritto che Donald Trump ha riacceso la sua lunga faida con il presidente della Federal Reserve Jerome Powell, minacciando ancora una volta di rimuoverlo per essersi rifiutato di tagliare i tassi di interesse.

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