L'oro, l'argento e il platino mostrano una domanda in presenza di un dollaro più debole e dei negoziati sui dazi USA-Cina

L'oro, l'argento e il platino hanno tentato un'ampia ripresa durante la sessione europea di venerdì, dopo un periodo di debolezza all'inizio della settimana. Il rimbalzo arriva proprio quando i segnali geopolitici e macroeconomici iniziano a spostare l'attenzione, in particolare le discussioni sui dazi tra Stati Uniti e Cina e l'ammorbidimento dell'indice del dollaro statunitense dopo aver testato una resistenza chiave.
L'arretramento dell'oro dai massimi storici si è protratto fino all'inizio di maggio e ha registrato tre giorni consecutivi di ribasso, estendendo il ritracciamento dai massimi storici di 3.500 dollari l'oncia all'area di supporto di 3.200 dollari. La sessione di giovedì ha segnato un momento tecnico chiave, poiché il livello di 3.200 dollari ha temporaneamente attutito ulteriori perdite. Venerdì, l'oro ha aperto vicino a 3.240 dollari e ha recuperato un po' di terreno, salendo dello 0,7% e scambiando intorno a 3.260 dollari durante la sessione europea. Questo rimbalzo si sta verificando su volumi crescenti, spesso segno che gli acquirenti stanno iniziando a intervenire, aumentando la possibilità di un retest del massimo di ieri a 3.288 dollari e potenzialmente del livello di 3.400 dollari.
L'argento ha rispecchiato la debolezza dell'oro a metà settimana, scendendo ai minimi di tre settimane a 31,75 dollari, prima che un forte recupero cancellasse la maggior parte delle perdite entro la chiusura di giovedì. Nonostante la chiusura in rosso, la sessione ha formato una pin bar rialzista che mostra una chiara domanda vicino alla zona di supporto.
Dinamica dei prezzi di oro, argento e platino (aprile - maggio 2025). Fonte: MT4
Oggi l'argento ha ritestato l'area di resistenza di 32,75 dollari, che si allinea strettamente con la sua media mobile esponenziale a 2 giorni. Tuttavia, il prezzo si è affievolito rispetto ai 32,75 dollari ed è attualmente scambiato intorno ai 32,45 dollari, riflettendo un leggero pullback intraday. La mancanza di un chiaro volume di forza dietro questo movimento solleva dubbi sulla sua sostenibilità. Il supporto a breve termine si trova a 32,10 dollari, mentre il recente spostamento dell'RSI giornaliero in territorio ribassista suggerisce che lo slancio è ancora fragile.
Il platino è piatto vicino a 970 dollari, mentre le EMA a 20 e 100 giorni mantengono il prezzo in un range ristretto
Nelle ultime due sedute il platino si è mantenuto ben saldo. Giovedì si è registrato un breve calo dello 0,9%, ma il metallo si è ripreso per chiudere invariato. Questa neutralità è stata mantenuta anche oggi, con il platino che ha fatto una breve avanzata fino a 975 dollari prima di tornare vicino al livello di apertura della sessione.
Il prezzo continua a oscillare intorno alla soglia dei 970 dollari, affiancata dalle medie mobili esponenziali a 20 e 100 giorni. Questa zona potrebbe fungere da trampolino di lancio se il sentiment del metallo prezioso diventasse più costruttivo. Al rialzo, 987 dollari è la prossima resistenza da tenere d'occhio; al ribasso, un superamento di 950 dollari segnalerebbe probabilmente l'esaurimento del trend.
Gli operatori di mercato stanno anche digerendo i recenti commenti del Ministero del Commercio cinese, che ha dichiarato che Washington ha contattato Pechino per riaprire le trattative sulle tariffe. Sebbene i dettagli siano scarsi, questo sviluppo potrebbe ridurre la domanda di copertura geopolitica a breve termine, attenuando potenzialmente l'appetito degli investitori per i metalli rifugio come l'oro e l'argento.
L'oro e l'argento sono scesi per il terzo giorno in quanto gli operatori hanno ridotto le aspettative di un taglio dei tassi della Fed, favorendo il dollaro. Il platino è risalito dai minimi di 6 giorni nonostante la debolezza generale.