Il titolo Microsoft oscilla lateralmente nonostante l'insider selling e il volume in calo

Questa settimana Microsoft Corp (MSFT) ha mostrato un movimento contenuto, scambiando in una stretta fascia di consolidamento nonostante l'insider selling e le condizioni tecniche di ipercomprato.
Il titolo è rimasto bloccato tra la resistenza a breve termine a $439 e il supporto a $430, senza un breakout o un breakdown decisivo, mentre gli investitori digeriscono sia l'attività interna che le dinamiche di mercato più ampie.
Lo sviluppo recente più significativo è venuto dalla leadership dell'azienda. Bradford L. Smith, vicepresidente e presidente di Microsoft, ha recentemente venduto un totale di 81.000 azioni per un valore di oltre 35,3 milioni di dollari. Le vendite sono state effettuate ai prezzi medi di 435,30 e 436,29 dollari il 2 maggio e di 433,17 dollari il 5 maggio, livelli che rientrano nell'attuale intervallo di negoziazione. La tempistica di queste cessioni, in un periodo di momentum ridotto e di condizioni tecniche di ipercomprato, fa sorgere il dubbio che gli addetti ai lavori considerino il recente rally come un fenomeno di distensione.
Dinamica dei prezzi di Microsoft (luglio 2024 - maggio 2025). Fonte: TradingView
Dal punto di vista tecnico, martedì Microsoft ha stampato una pin bar ribassista nonostante la candela abbia chiuso in verde. Il prezzo ha aperto a 432,10 dollari, ha toccato un minimo intraday a 431,15 dollari, poi è salito brevemente dell'1,5% a 437,70 dollari prima di ritirarsi per chiudere vicino a 433,30 dollari. Questo schema suggerisce una temporanea forza rialzista seguita da prese di profitto. La quotazione di oggi, vicino a 433,50 dollari, non mostra alcuno scarto significativo rispetto alla chiusura di martedì, rafforzando l'idea di indecisione degli operatori.
Microsoft mostra la stanchezza degli acquirenti: l'RSI ipercomprato incontra un volume in calo.
A completare il quadro tecnico, l'RSI sul grafico orario e giornaliero rimane in territorio di ipercomprato. Tuttavia, invece di innescare un sell-off, il titolo si è finora consolidato al di sopra dei 430 dollari. Ciò indica che, sebbene la pressione d'acquisto si sia esaurita, i venditori non hanno ancora preso il controllo, probabilmente a causa della più ampia fiducia degli investitori nella forza a lungo termine di Microsoft.
Tuttavia, il volume è diminuito costantemente nel corso della settimana, suggerendo che molti investitori si stanno facendo da parte piuttosto che entrare in nuove posizioni. Questa ridotta partecipazione è in linea con l'azione dei prezzi, e riflette la più ampia incertezza del mercato in vista di eventi macro fondamentali come le indicazioni politiche della Fed e gli sviluppi commerciali.
In prospettiva, una rottura al di sopra di 439,60 dollari potrebbe esporre il picco del gennaio 2025 vicino a 448,80 dollari, a solo il 3,5% dai livelli attuali. Questa zona ha precedentemente respinto lo slancio verso l'alto e sarebbe la prossima resistenza logica se gli acquirenti riprendessero il controllo. Al ribasso, la mancata tenuta di 430 dollari sposterebbe l'attenzione su 418 dollari, un livello che ha rappresentato il top di febbraio e che ora funge da supporto chiave. Al di sotto di questo livello, l'EMA a 20 ore vicino a $412 potrebbe fornire il prossimo cuscinetto strutturale.
In sintesi, la quotazione di Microsoft si trova in una situazione di tenuta. L'insider selling, i segnali di ipercomprato e l'assottigliamento dei volumi indicano un mercato in attesa di un catalizzatore. Che si tratti di annunci macro o di sviluppi aziendali, i trader osservano con attenzione l'intervallo 430$-439$ in cerca del prossimo spunto direzionale.
Microsoft non è riuscita a rompere la resistenza di $439,50 dopo il rapporto sugli utili e lo slancio degli acquisti si è affievolito. L'RSI è entrato in territorio di ipercomprato mentre il volume si è assottigliato, confermando il pullback di breve termine.