L'indice del dollaro USA si mantiene stabile vicino alle principali EMA mentre il mercato attende il rapporto sull'inflazione PCE

L'indice del dollaro statunitense (DXY) è scambiato vicino a 99,08 durante la sessione europea di venerdì, recuperando da un precedente minimo a 98,70 raggiunto in Asia.
Oggi si conclude la sessione di trading di maggio e l'azione dei prezzi è delicatamente bilanciata tra la chiusura del mese in territorio positivo o negativo.
- Il dollaro si muove vicino alle principali EMA in attesa dei dati sull'inflazione core PCE
- La candela mensile è vicina alla chiusura negativa dopo il calo dell'1% di giovedì.
- Una chiusura verde sopra 99,29 interromperebbe la striscia di quattro mesi di perdite
Ieri il dollaro ha subito un brusco calo dell'1%, scendendo da un massimo di sette giorni a 99,98 per chiudere a 98,90. La mossa ha cancellato i primi guadagni settimanali iniziati dal minimo di lunedì a 98,25. Inoltre, il dollaro è tornato sotto il prezzo di apertura di maggio a 99,29, spostando la candela mensile in rosso.
Dinamica dei prezzi del Dollar Index statunitense (aprile - maggio 2025). Fonte: TradingView
Tuttavia, il recupero odierno dal minimo di 98,70 segnala un certo interesse da parte degli acquirenti in vista della pubblicazione dell'indice dei prezzi PCE core degli Stati Uniti nel corso della sessione nordamericana. Essendo la misura dell'inflazione preferita dalla Federal Reserve, il rapporto Core PCE ha il potenziale per influenzare le aspettative sui tassi di interesse. Il consenso del mercato prevede un aumento dello 0,1% dopo la lettura piatta del mese precedente.
Le prospettive dell'indice del dollaro USA dipendono dai dati PCE, mentre il prezzo si ferma sotto il perno di 99,29.
Tecnicamente, il rally intraday di oggi ha raggiunto un massimo iniziale di 99,18, un aumento dello 0,36% dal minimo asiatico. Il prezzo è attualmente scambiato appena al di sotto di un gruppo di resistenza formato dalle medie mobili esponenziali a 1 ora 20, 50 e 100. Questa confluenza ha finora impedito al prezzo di raggiungere il suo livello. Questa confluenza ha finora bloccato un ulteriore rialzo e potrebbe determinare se il dollaro recupera l'apertura mensile a 99,29 prima della chiusura.
Una rottura al di sopra del gruppo di EMA aumenterebbe la probabilità di una chiusura mensile verde, interrompendo una striscia di quattro mesi di perdite che ha definito la performance del dollaro da gennaio. L'importanza è amplificata dal fatto che si tratterebbe della prima chiusura mensile verde da quando Donald Trump si è insediato come presidente degli Stati Uniti nel gennaio 2025, segnando un cambiamento psicologico fondamentale.
Il mancato superamento delle EMA potrebbe portare a una nuova debolezza, esponendo di nuovo il livello di 98,70. Una chiusura al di sotto di questo punto confermerebbe la quinta candela mensile rossa consecutiva, indicando una tendenza ribassista persistente fino al 2025.
Sebbene i dati tecnici rappresentino un'area di inflessione chiave, saranno probabilmente i dati PCE di oggi a dettare la direzione. Una lettura più forte del previsto potrebbe sostenere un breakout rialzista al di sopra delle EMA. Un risultato più debole potrebbe spingere il dollaro verso i minimi, mantenendo la tendenza al ribasso più ampia.
L'indice del dollaro ha rotto sopra 99,55 dopo i dati forti e la sentenza sulle tariffe doganali che ha sollevato la domanda. L'RSI è rimasto al di sotto della soglia di neutralità, per cui lo slancio è rallentato prima di quota 100.