La quotazione dell'EUR/USD scivola sotto 1,17 dollari mentre la struttura rialzista si indebolisce tra l'incertezza della Fed e il rischio tariffario

La coppia EUR/USD si sta ritirando dai recenti massimi, scivolando a 1,1715 dopo non essere riuscita a sostenere lo slancio del breakout di giugno. La coppia di valute è scesa al di sotto delle principali medie mobili a breve termine e ora si trova ai margini di una zona di supporto critica tra 1,1662 e 1,1722.
I punti salienti
- La coppia EUR/USD scende a 1,1715, violando la linea di tendenza di metà giugno e puntando alla zona di supporto di 1,1662.
- I verbali del FOMC e le notizie sulle tariffe statunitensi hanno sollevato temporaneamente l'euro, ma il rialzo rimane limitato al di sotto di 1,1750.
- Il momentum diventa ribassista con l'RSI a 36 e il MACD che mostra una crescente divergenza negativa.
Tecnicamente, la rottura sotto la linea di tendenza ascendente che aveva guidato il rally da metà giugno segnala un indebolimento della struttura rialzista. Gli operatori guardano con attenzione per vedere se questo segna l'inizio di un movimento correttivo più ampio o una pausa temporanea nella tendenza.
La tregua tariffaria per l'UE e il tono dovish della Fed sollevano temporaneamente l'euro
I precedenti guadagni dell'euro di questa settimana sono stati guidati dall'indebolimento del dollaro in seguito alla pubblicazione dei verbali della riunione della Federal Reserve del 17-18 giugno. I funzionari hanno segnalato che un taglio dei tassi potrebbe essere ancora sul tavolo nel corso dell'anno, riconoscendo che le pressioni sull'inflazione derivanti dalle tariffe potrebbero essere modeste o di breve durata.
Dinamica dei prezzi EUR/USD (Fonte: TradingView)
Anche il dollaro statunitense si è ammorbidito dopo che il presidente Trump ha inviato lettere tariffarie a otto Paesi, imponendo tariffe tra il 20% e il 50% a partire dal 1° agosto. In particolare, l'Unione Europea non è stata inclusa in questo elenco, aiutando EUR/USD a mantenersi al di sopra di 1,1730 durante la prima sessione di giovedì.
Il capo del commercio dell'UE Maros Sefcovic ha aggiunto ulteriore sostegno all'euro affermando che i colloqui con gli Stati Uniti stanno facendo "buoni progressi" verso un accordo commerciale. Ha osservato che la proroga della scadenza ha dato a entrambe le parti il tempo di finalizzare i negoziati, il che potrebbe fornire ulteriore sollievo all'eurozona nelle prossime sessioni.
Il momentum a breve termine diventa ribassista mentre il prezzo testa il supporto
Nonostante il breve rialzo, gli indicatori tecnici suggeriscono ora una crescente pressione al ribasso. L'RSI sul grafico a 30 minuti è sceso a 36, mentre il MACD mostra un crossover ribassista con barre dell'istogramma sempre più negative. L'azione dei prezzi non è riuscita a recuperare la resistenza di 1,1750 e sta ora testando la metà inferiore delle bande di Bollinger. Una chiusura decisiva al di sotto di 1,1690 potrebbe confermare una rottura del momentum e aprire la strada verso 1,1662 e potenzialmente 1,1600. Al contrario, il recupero di 1,1750 sarebbe necessario per ripristinare il momentum rialzista.
Nel precedente articolo sull'EUR/USD abbiamo evidenziato che la forza della coppia era strettamente legata alla direzione del dollaro e alle aspettative della Fed. Con il prezzo attuale al di sotto del supporto del trend rialzista e gli indicatori di momentum negativi, le prospettive a breve termine favoriscono un ulteriore ribasso a meno che i tori non recuperino in modo convincente la zona di 1,1750.