Il prezzo del greggio WTI scivola sotto i 66 dollari mentre gli operatori soppesano i rischi tariffari e le prospettive di approvvigionamento dell'OPEC

Il prezzo del greggio WTI ha esteso il suo declino mercoledì, rompendo al di sotto dei 66 dollari e toccando il livello più basso dalla fine di giugno, tra le crescenti preoccupazioni per la domanda globale e i crescenti rischi di offerta. Il contratto petrolifero statunitense di riferimento è stato scambiato per l'ultima volta vicino a 65,87 dollari, in calo rispetto ai recenti massimi di 69 dollari, dopo una chiara rottura del canale parallelo ascendente sul grafico a 2 ore.
I punti salienti
- Il greggio WTI rompe sotto i 66 dollari tra le preoccupazioni per le tariffe e l'aumento della produzione OPEC+.
- I dati tecnici diventano ribassisti, con il prezzo al di sotto di tutte le principali EMA e l'RSI vicino all'ipervenduto.
- L'OPEC vede una ripresa della domanda nel secondo semestre del 2025, ma persistono i rischi per l'offerta e l'incertezza globale
Il movimento segue due giorni consecutivi di perdite a causa dell'intensificarsi delle tensioni geopolitiche e dei venti contrari legati al commercio.
Previsioni sul greggio WTI (Fonte: TradingView)
Le nuove minacce tariffarie del presidente Trump hanno sollevato il timore di un rallentamento della crescita globale, potenzialmente in grado di intaccare la domanda di carburante nelle principali economie. Il piano di Washington di imporre un dazio del 30% sulle importazioni di merci dall'Unione Europea e da altri Paesi, insieme a un dazio separato del 10% sui Paesi più piccoli, ha scosso il sentimento degli investitori. Nel frattempo, l'OPEC+ continua ad aumentare la produzione, sollevando il timore di un eccesso di offerta nella seconda metà dell'anno. Un piccolo accumulo di scorte di greggio riportato da una fonte industriale ha ulteriormente offuscato le prospettive della domanda a breve termine.
La struttura tecnica si indebolisce con l'apertura al ribasso
Dal punto di vista tecnico, i prezzi del petrolio hanno violato il supporto chiave, con la perdita del livello di 67,14 dollari, allineato con l'EMA 100, segnalando un cambiamento del momentum. Tutte le principali EMA a breve termine sono inclinate verso il basso, con l'azione dei prezzi che forma una sequenza di massimi e minimi inferiori. L'RSI si sta dirigendo verso il territorio di ipervenduto a 40,92, suggerendo che il momentum rimane con gli orsi. Il supporto immediato è visto a 64,50 dollari, seguito da 63,90 dollari, mentre qualsiasi ripresa dovrà affrontare la resistenza intorno a 66,70-67,20 dollari.
Nonostante il calo, persiste un supporto fondamentale. L'ultimo rapporto dell'OPEC prevede una crescita globale più forte nella seconda metà del 2025, con un aumento della domanda di carburante guidato da India, Cina e Brasile. Negli Stati Uniti, i viaggi estivi e le basse scorte di gasolio contribuiscono ad attenuare il ribasso. L'attacco di un drone nel nord dell'Iraq, che ha bloccato le operazioni di DNO ASA, ha aggiunto un livello geopolitico alle dinamiche dell'offerta.
Le previsioni precedenti indicavano una continuazione rialzista finché il WTI si fosse mantenuto al di sopra del supporto del canale. L'attuale rottura conferma una struttura ribassista a breve termine, con gli operatori che attendono un recupero di 67,24 dollari per neutralizzare ulteriori perdite.