Le azioni di Nvidia si fermano a 171 dollari dopo il rally di luglio, mentre l'amministratore delegato vende 37 milioni di dollari di azioni

Al 17 luglio, il titolo Nvidia è scambiato a 171,37 dollari, in rialzo dello 0,4% nelle ultime 24 ore.
Il titolo rimane in rangebound dopo il suo rally, consolidando vicino ai massimi mentre gli investitori digeriscono i segnali contrastanti dell'attività degli insider e il rinnovato slancio delle esportazioni di chip AI.
I punti salienti
- Nvidia viene scambiata vicino a 171 dollari, mantenendo i guadagni al di sopra del supporto chiave a 160 dollari dopo la forte performance di luglio.
- L'amministratore delegato Jensen Huang ha venduto 37 milioni di dollari di azioni nell'ambito di un piano 10b5-1 preordinato, suscitando l'attenzione degli investitori.
- La ripresa delle esportazioni di chip H20 verso la Cina offre un contrappeso rialzista all'insider selling.
La recente azione dei prezzi mostra un consolidamento di Nvidia dopo un forte rialzo all'inizio di luglio. Il titolo si mantiene saldamente al di sopra della sua media mobile semplice a 50 giorni, vicino a 160 dollari, un livello chiave che ha sempre agito come zona di supporto durante i ribassi. Se il prezzo dovesse scendere al di sotto di questa soglia, il prossimo forte supporto si trova intorno alla SMA a 100 giorni, circa 150 dollari, che si allinea con i livelli di breakout passati e con la trendline inferiore dell'attuale canale ascendente.
Il grafico di Nvidia mostra un tetto di resistenza a breve termine intorno alla soglia dei 180 dollari. Si tratta del recente picco raggiunto all'inizio del mese, prima che NVDA indietreggiasse leggermente fino ai livelli attuali. Un breakout al di sopra dei 180 dollari aprirebbe le porte a un rally verso la barriera psicologica dei 200 dollari, soprattutto se accompagnato da un aumento dei volumi e da un rinnovato slancio nei settori dell'intelligenza artificiale e dei semiconduttori.
Dinamica del prezzo delle azioni Nvidia (maggio 2025 - luglio 2025). Fonte: TradingView
L'indicatore di divergenza della media mobile convergente (MACD) rimane in territorio rialzista, con l'istogramma che mostra un lieve slancio positivo. Nel frattempo, l'indice di forza relativa (RSI) si aggira intorno a 60, indicando che il titolo non è né in ipercomprato né in ipervenduto, offrendo spazio per ulteriori movimenti al rialzo senza innescare inversioni tecniche.
L'insider selling attira l'attenzione mentre Nvidia riprende le spedizioni in Cina
Uno dei maggiori sviluppi che hanno influenzato il sentiment questa settimana è stata la notizia che il 16 luglio l'amministratore delegato Jensen Huang ha venduto circa 225.000 azioni, per un valore di circa 37 milioni di dollari. La vendita fa parte di un piano 10b5-1 preordinato e autorizzato a marzo, che consente al CEO di vendere fino a 6 milioni di azioni nel corso dell'anno. Sebbene tali transazioni di insider non siano necessariamente indicative di un indebolimento della fiducia, spesso coincidono con periodi di valutazioni elevate e possono smorzare temporaneamente lo slancio rialzista.
Anche altri dirigenti di Nvidia hanno venduto partecipazioni significative, con vendite di insider che negli ultimi 12 mesi hanno superato il miliardo di dollari in totale. Sebbene siano in gran parte sistematiche, l'effetto cumulativo di queste vendite ha sollevato qualche perplessità, in particolare tra i trader a breve termine.
Il lato positivo è che Nvidia ha ripreso le spedizioni dei suoi chip H20 AI in Cina a seguito di un recente allentamento delle restrizioni alle esportazioni degli Stati Uniti. Si tratta di un catalizzatore significativo, poiché il mercato cinese rappresenta una parte sostanziale dei ricavi di Nvidia legati ai data center e all'IA. La ripresa delle esportazioni allevia un importante ostacolo normativo e posiziona Nvidia a beneficiare della rinnovata domanda in Asia nella seconda metà del 2025.
Lo scenario di base punta a 200 dollari in agosto, lo scenario di rischio a 150 dollari
Nello scenario di base, NVDA mantiene il supporto al livello di 160-165 dollari e tenta un nuovo breakout sopra i 180 dollari a fine luglio o inizio agosto. In uno scenario più rialzista, un ulteriore allentamento delle norme sulle esportazioni e una forte guida da parte del management potrebbero catapultare NVDA oltre i 200 dollari, con spazio per testare i 220-230 dollari entro settembre.
Al ribasso, le tensioni geopolitiche o ulteriori vendite di insider potrebbero pesare sul sentiment. Una rottura al di sotto dei 160 dollari esporrebbe Nvidia a una correzione verso l'area dei 150-145 dollari, soprattutto se le condizioni macro si deteriorano o le relazioni tecnologiche tra Stati Uniti e Cina peggiorano.
Il rally di Nvidia ha preso slancio dopo che gli Stati Uniti hanno approvato la vendita controllata dei suoi chip AI, tra cui l'H20 e i futuri modelli Blackwell, alle aziende cinesi, aprendo l'accesso a circa 8 miliardi di dollari di ricavi ritardati. La mossa ha alleviato l'incertezza normativa e ha spinto diversi analisti di Wall Street ad alzare i loro obiettivi di prezzo a 185-200 dollari.