EUR/USD scende dell'1,5% ai minimi di tre anni mentre la BCE segnala tagli costanti dei tassi nel 2025

La coppia EUR/USD ha affrontato un brusco calo per dare il via al 2025, scendendo di quasi l'1,5% il 2 gennaio per toccare un nuovo minimo triennale proprio vicino al livello di supporto psicologico di 1,02000. Questo segna l'ultimo movimento in un canale discendente che è in atto dal dicembre 2024, ponendo le basi per un anno difficile per l'euro. I fattori chiave che determinano l'attuale debolezza sono le prospettive dovish della Banca centrale europea (BCE) e i dati economici deludenti dell'Europa.
Dinamica dei prezzi EUR/USD (novembre 2024-gennaio 2025). Fonte: TradingView
Il responsabile delle politiche della BCE, Yannis Stournaras, ha suggerito che la BCE ridurrà i tassi di interesse a un ritmo costante per tutto il 2025, con un obiettivo potenziale vicino al 2% entro la fine dell'anno. Questa prospettiva dovish contrasta nettamente con il ritmo più lento dei tagli dei tassi della Federal Reserve, che probabilmente amplierà ulteriormente il differenziale dei tassi di interesse tra l'euro e il dollaro USA. Gli analisti stanno rivedendo le loro previsioni e alcuni prevedono che la coppia EUR/USD potrebbe addirittura raggiungere la parità con il biglietto verde quest'anno, esercitando ulteriori pressioni al ribasso sull'euro.
Ad aggravare le difficoltà dell'euro, i dati del PMI manifatturiero europeo di gennaio hanno disatteso le aspettative, rafforzando il sentimento ribassista che circonda la valuta. Poiché l'euro continua ad affrontare le sfide poste sia dai dati economici che dalla politica della banca centrale, le prospettive per l'EUR/USD rimangono negative, con la probabilità di ulteriori ribassi nel breve e medio termine.
Analisi dei prezzi EUR/USD: Gli indicatori tecnici indicano ulteriori ribassi nel 2025
Dal punto di vista tecnico, il livello di supporto critico di 1,03310, che in precedenza si era mantenuto forte a novembre e dicembre, si è ora trasformato in resistenza. In seguito al calo dei prezzi, l'EUR/USD è entrato in condizioni di ipervenduto e l'RSI è sceso sotto 30 il 2 gennaio. Tuttavia, dopo una leggera ripresa all'inizio di gennaio, l'RSI ha seguito l'esempio ma rimane al di sotto di 50, suggerendo che il rimbalzo potrebbe essere di breve durata. Pertanto, con l'avanzare dell'anno, è probabile che la coppia EUR/USD rimanga sotto pressione, a meno che non si verifichi un cambiamento drastico nella politica monetaria della BCE o degli Stati Uniti.
L'EUR/USD ha aperto il nuovo anno vicino al minimo di due anni di 1,03310, in difficoltà dopo essere sceso da un massimo plurimensile. Il dollaro USA rimane forte tra le aspettative di un rallentamento dei tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.