Il modesto guadagno di gennaio del 2% del prezzo dell'oro affronta la resistenza in vista dei rapporti NFP

L'oro ha proseguito la sua traiettoria rialzista dai minimi di dicembre, estendendo i suoi guadagni a gennaio con una lieve tendenza al rialzo. Il prezzo è recentemente salito al di sopra del livello di ritracciamento di Fibonacci dello 0,618 a 2.670 dollari l'oncia ed è ora scambiato vicino a 2.680 dollari al 10 gennaio.
Tuttavia, l'avanzata del metallo prezioso non è priva di sfide, in quanto i livelli di resistenza chiave e le dinamiche di mercato più ampie rappresentano degli ostacoli.
Dinamica del prezzo dell'oro (dicembre 2024-gennaio 2025). Fonte: TradingView: TradingView.
Le incertezze geopolitiche e le preoccupazioni legate ai dazi proposti dal presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump continuano a pesare sul sentiment del mercato, rafforzando l'appeal dell'oro come bene rifugio. Inoltre, le aspettative di un aumento dell'inflazione dovuto a potenziali politiche fiscali espansive danno ulteriore sostegno al ruolo dell'oro come copertura contro l'aumento dei prezzi.
Previsioni sul prezzo dell'oro: 2.750 dollari in vista nonostante i forti venti contrari del dollaro USA
Dal 1° gennaio, l'oro ha registrato un modesto aumento del 2%, riflettendo un cauto slancio verso l'alto. Il prossimo ostacolo significativo per i prezzi si trova al livello di ritracciamento di Fibonacci di 0,786, il che suggerisce che i tori potrebbero affrontare una prova di forza nel breve termine. Le prospettive del prezzo dell'oro sono inoltre mitigate dal rallentamento del ritmo dei tagli ai tassi d'interesse da parte della Federal Reserve, che ha contribuito a innalzare i rendimenti dei titoli del Tesoro USA e a mantenere il dollaro USA vicino ai massimi di due anni. Questi fattori rappresentano dei venti contrari per l'oro, in quanto l'aumento dei rendimenti e il rafforzamento del dollaro riducono l'attrattiva del metallo non redditizio.
Tuttavia, l'indice di forza relativa (RSI) sia sui grafici a 4 ore che su quelli giornalieri rimane al di sopra della soglia di 50, indicando un potenziale ulteriore movimento dei prezzi verso il massimo del dicembre 2024 di 2.750 dollari per oncia. Il mercato tiene d'occhio anche l'imminente rapporto sui Nonfarm Payrolls (NFP) degli Stati Uniti, che potrebbe introdurre ulteriore volatilità nel mercato. Nonostante questi segnali contrastanti, l'oro è pronto a registrare il secondo guadagno settimanale consecutivo, evidenziando un persistente interesse all'acquisto anche quando le sfide aumentano.
I verbali della Fed di dicembre , che hanno lasciato intendere un rallentamento del ritmo dei tagli dei tassi di interesse, hanno spinto il prezzo dell'oro a salire nonostante il rafforzamento del dollaro statunitense. L'8 gennaio l'oro ha raggiunto un massimo di tre settimane a 2.670 dollari, un massimo da metà dicembre.