La sterlina si rafforza grazie all'appello di Trump a tagliare i tassi della Fed e al PMI britannico che sorprende i mercati

La sterlina britannica (GBP) ha superato la soglia di 1,2400 rispetto al dollaro USA (USD) venerdì, toccando un massimo di due settimane. Il rally ha fatto seguito ai commenti del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump al World Economic Forum (WEF), che ha auspicato un taglio immediato dei tassi della Federal Reserve. Le osservazioni dovish hanno pesato molto sull'USD, che è crollato ai minimi di un mese, con l'indice del dollaro USA (DXY) sceso a 107,60.
La richiesta di Trump di tagliare i tassi coincide con la prossima riunione di politica monetaria della Fed del 29 gennaio, in cui si prevede che i tassi rimarranno fermi al 4,25%-4,50%. Sebbene i commenti di Trump abbiano smosso il sentimento del mercato, è improbabile che la Fed si lasci influenzare, in quanto continua a concentrarsi sulla stabilità economica.
Analisi dei prezzi della coppia GBP/USD (dicembre 2024 - gennaio 2025) Fonte: TradingView.
Le prospettive economiche del Regno Unito sostengono la sterlina
Ad aumentare la forza della sterlina sono stati i dati economici britannici migliori del previsto. L'indice flash S&P Global/CIPS Composite Purchasing Managers' Index (PMI) di gennaio è salito a 50,9, superando le aspettative del mercato di 50,0 e la lettura di dicembre di 50,4. La robusta crescita è stata trainata dall'aumento dei guadagni e dalla crescita dei prezzi. La robusta crescita è stata trainata da aumenti sia nel settore manifatturiero che in quello dei servizi.
Nonostante questo slancio positivo, gli analisti rimangono cauti sulla traiettoria economica del Regno Unito. L'indebolimento della domanda di lavoro e la spesa delle famiglie hanno mantenuto ferme le aspettative del mercato su un taglio dei tassi di 25 punti base da parte della Banca d'Inghilterra (BoE) a febbraio, riducendo i tassi al 4,5%.
Analisi tecnica: Livelli chiave per GBP/USD
La coppia GBP/USD ha superato la media mobile esponenziale (EMA) a 20 giorni a 1,2363, segnalando un cambiamento rialzista a breve termine. L'indice di forza relativa (RSI) a 14 giorni è rimbalzato a 50,00, suggerendo una fine temporanea del momentum ribassista. La resistenza immediata si trova vicino all'EMA a 50 giorni a 1,2515, mentre i livelli di supporto sono segnati a 1,2100 e 1,2050.
Nelle analisi precedenti abbiamo evidenziato come le minacce di Trump sui dazi e le prospettive dovish della BoE abbiano influenzato il movimento della coppia. Questi elementi restano cruciali per definire la traiettoria della coppia GBP/USD nel prossimo futuro.