La Corea del Sud indaga su Upbit per violazioni KYC di massa

Lo scambio di criptovalute sudcoreano Upbit è sotto inchiesta per presunte violazioni di massa della regola "know your customer" (KYC). La piattaforma rischia una multa di 71.500 dollari per ogni incidente.
Secondo il quotidiano locale Maeil Business Newspaper, la Financial Services Commission (FSC) ha scoperto tra le 500.000 e le 600.000 potenziali violazioni delle procedure KYC durante il rinnovo della licenza commerciale di Upbit.
Upbit è accusata di aver permesso agli utenti di aprire conti utilizzando ID con informazioni personali sfocate, come nomi e numeri di registrazione, rendendo difficile per le autorità di regolamentazione verificare le identità.
A causa di queste presunte violazioni, Upbit rischia multe di 71.500 dollari per ogni caso e potenziali problemi nel rinnovo della licenza commerciale in Corea del Sud.
Regolamenti sugli scambi di criptovalute in Corea del Sud
Gli exchange di criptovalute e i fornitori di servizi di asset virtuali (VASP) in Corea del Sud sono tenuti a rispettare rigorose procedure KYC. Queste norme mirano a combattere il riciclaggio di denaro e il finanziamento di attività illegali, imponendo la verifica dell'identità degli utenti e il collegamento dei conti a conti bancari reali.
Nel gennaio 2018, la Corea del Sud ha iniziato a regolamentare il mercato delle criptovalute limitando il trading ai conti bancari verificati con nome reale.Successivamente, sono state introdotte regole più severe, tra cui la registrazione obbligatoria di tutti gli exchange di criptovalute presso la FSC per garantire la conformità ai protocolli KYC e antiriciclaggio (AML).
Sei mesi fa, Upbit è diventato il leader del mercato sudcoreano delle criptovalute.