01.05.2025
Artem Shendetskii
Autore e Redattore di Notizie
01.05.2025

Morgan Stanley ha in programma di offrire il trading di criptovalute ai clienti

Morgan Stanley ha in programma di offrire il trading di criptovalute ai clienti Morgan Stanley lancerà il trading di criptovalute su E*Trade entro il 2026.

Morgan Stanley si sta preparando a introdurre la negoziazione di criptovalute sulla sua piattaforma E*Trade, segnalando un'espansione significativa negli asset digitali mentre l'amministrazione Trump smantella gli ostacoli normativi di lunga data.

Il progetto, ancora in fase di sviluppo iniziale, potrebbe essere lanciato già nel 2026, secondo quanto riferito da fonti a conoscenza della questione, come riporta Bloomberg.

I dirigenti del colosso di Wall Street stanno valutando partnership con società di criptovalute affermate per consentire ai clienti di E*Trade di acquistare e vendere i principali token come Bitcoin ed Ethereum. Il progetto renderebbe Morgan Stanley la più importante banca statunitense a facilitare direttamente il trading di criptovalute al dettaglio, intensificando la concorrenza con operatori fintech come Robinhood e Coinbase.

La svolta politica di Trump sblocca l'interesse delle istituzioni

La mossadi Morgan Stanley è emblematica di un più ampio riallineamento del settore, in quanto la politica statunitense sotto il presidente Trump diventa più accomodante nei confronti degli asset digitali. Pochi giorni dopo il suo insediamento, Trump ha emesso un ordine esecutivo per promuovere la leadership americana nell'innovazione finanziaria e ha ordinato alle autorità di regolamentazione di smantellare le precedenti restrizioni relative alle criptovalute.

Poco dopo, la Securities and Exchange Commission ha abrogato una controversa guida contabile che aveva scoraggiato le partnership tra criptovalute e banche. La scorsa settimana, la Federal Reserve e la FDIC hanno revocato gli avvisi di rischio 2023 legati all'esposizione alle criptovalute - una decisione che ha suscitato il plauso del Bank Policy Institute, secondo cui consente alle banche di innovare in sicurezza.

La rapida inversione di rotta rispetto alle precedenti posizioni dell'era Biden ha alimentato la corsa delle istituzioni finanziarie tradizionali a esplorare nuove offerte nel settore. Secondo gli addetti ai lavori, all'interno di Morgan Stanley le discussioni sui servizi diretti di criptovaluta hanno subito un'accelerazione alla fine del 2024, soprattutto dopo aver riscontrato un forte interesse per gli ETF e i futures di criptovaluta tra i suoi clienti con un elevato patrimonio netto.

La spinta delle criptovalute al dettaglio ridefinisce il panorama competitivo

Mentre i clienti più facoltosi di Morgan Stanley accedono già indirettamente alle criptovalute tramite ETF e futures, l'aggiunta del trading di criptovalute a pronti tramite E*Trade rappresenterebbe un grande salto nei servizi finanziari di massa.

La decisione probabilmente aumenterà la pressione su operatori storici come Robinhood, che ha generato 626 milioni di dollari - il 21% delle sue entrate nette nel 2023 - dal trading di criptovalute. Coinbase, il più grande exchange di criptovalute degli Stati Uniti, si troverebbe inoltre ad affrontare una concorrenza più agguerrita da parte di un peso massimo della finanza tradizionale, con una massiccia base di utenti di brokeraggio e un'impronta normativa.

L'ex CEO di Morgan Stanley, James Gorman, è stato uno dei primi leader di Wall Street a riconoscere il potenziale delle criptovalute, affermando nel 2017 che il Bitcoin era "più di una semplice moda". La rinnovata espansione della banca mette ora in moto questa tesi.

Le banche si avvicinano alle criptovalute dopo un decennio di esitazione

Le grandi banche statunitensi hanno a lungo trattato le criptovalute con cautela a causa della volatilità, dei problemi di sicurezza e delle aree grigie della regolamentazione. L'amministratore delegato di JPMorgan Jamie Dimon, un critico dichiarato del Bitcoin, una volta lo ha definito una "frode", ma da allora ha ammorbidito i suoi toni, anche se JPMorgan sta sviluppando i propri sistemi basati su blockchain.

BNY Mellon, un'altra eccezione tra le grandi istituzioni, ha ricevuto l'anno scorso la non autorizzazione a fornire servizi di custodia di asset digitali. Il presidente della SEC Gary Gensler, che ha guidato l'agenzia sotto il presidente Biden, ha riconosciuto alla banca di aver svolto un ampio lavoro di conformità.

In caso di successo, l'espansione di Morgan Stanley nel settore delle criptovalute potrebbe contribuire a normalizzare l'accesso agli asset digitali nell'ambito della finanza tradizionale, un cambiamento fondamentale nel momento in cui l'amministrazione Trump continua a ridisegnare il panorama normativo. Con il rafforzamento del sentimento verso le criptovalute e l'approfondimento del coinvolgimento istituzionale, il mercato sembra pronto per la prossima fase di adozione mainstream.

Recentemente abbiamo scritto che, con il Bitcoin in bilico intorno alla soglia dei 95.000 dollari, la piattaforma di analisi CryptoQuant ha pubblicato una nuova previsione che delinea tre potenziali scenari di prezzo per la criptovaluta nei prossimi sei mesi.

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