I 9 maggiori rischi dell'investimento in azioni e come attenuarli

Qual è il rischio maggiore quando si investe in azioni?

Investire nel mercato azionario comporta dei rischi intrinseci, che sono molti. La volatilità del mercato, le flessioni economiche, i problemi specifici delle aziende e gli eventi imprevisti possono avere un impatto sul prezzo dei singoli titoli e sulla salute generale del mercato azionario. Vediamo 9 dei maggiori rischi che si corrono quando si investe in azioni:

1. Rischio d'impresa

2. Rischio di volatilità

3. Rischio di essere troppo conservatori

4. Rischio di orizzonte

5. Rischio politico (macro, geo)

6. Rischio di concentrazione

7. Rischio inflazione

8. Rischio di liquidità

9. Rischio di inazione

Nel frattempo, potete leggere qui i nostri consigli sui broker azionari: I 6 migliori broker azionari per i principianti.

Rischio d'impresa

Quando si investe in un'azienda, lo si fa perché si crede che l'azienda abbia un valore e che riuscirà ad aumentarlo. Allo stesso modo, quando si acquistano le azioni di una società, si spera che l'azienda abbia successo e generi profitti, in modo da ottenere un ritorno positivo sul proprio investimento.

Purtroppo, il 20% delle imprese fallisce entro i primi due anni, il 45% entro il quinto anno e il 65% dopo dieci. Anche se un'azienda sembra un investimento solido con un enorme potenziale di crescita, le situazioni cambiano e il suo valore può diminuire, crollare o, nel peggiore dei casi, andare in bancarotta e il suo titolo viene delistato. Se un'azienda incontra difficoltà finanziarie, inefficienze operative o cattiva gestione, la sua performance complessiva probabilmente ne risentirà.

Alti livelli di indebitamento potrebbero erodere la redditività di un'azienda o la sua percezione sul mercato, portando a una riduzione del valore delle azioni. Una società potrebbe essere sopravvalutata al momento dell'investimento, per poi vedere il prezzo delle azioni corretto e il suo valore diminuito. Anche le flessioni economiche o le sfide specifiche del settore possono ridurre il valore di un determinato titolo.

Vediamo un esempio recente. Aurora Cannabis Inc (ACB) è una società di distribuzione di cannabis che nel 2017 è stata acclamata dagli investitori come un titolo in crescita, raggiungendo il massimo storico di 1195,20 dollari per azione nel 2019.

Grafico del titolo ACB

Oggi le azioni ACB valgono appena 3,03 dollari, con un calo del 99,79%. L'eccesso di spesa, i bassi ricavi, il mancato rispetto delle aspettative di guadagno e la domanda effettiva inferiore a quella prevista hanno portato a un'enorme riduzione della valutazione dell'azienda.

Per ridurre il rischio di subire lo stesso tipo di perdite registrate dagli investitori di ACB:

• documentarsi accuratamente sui fondamentali di ogni società in cui si investe: bilanci, relazioni sugli utili, livelli di indebitamento, storia dei dividendi, prospettive di crescita, base di clienti, parametri di valutazione e tendenze generali del settore.

• Assicuratevi di diversificare il vostro portafoglio: se distribuite il vostro capitale su più investimenti, una perdita importante su un'azione non avrà un impatto così grande sul vostro portafoglio complessivo. Un portafoglio di soli 5 titoli che subisce una perdita del 50% su uno di essi equivale a una perdita complessiva del 10%, mentre con 25 titoli, una perdita del 50% su uno di essi vi fa perdere solo il 2% del vostro portafoglio complessivo.

Rischio di mercato (rischio di volatilità)

La volatilità delle azioni si riferisce alla fluttuazione dei prezzi e alla frequenza e all'entità dei movimenti verso l'alto e verso il basso. Se avete mai osservato un grafico a barre, avrete sicuramente visto linee, barre o candele colorate di verde e rosso che si muovono verso l'alto e verso il basso, a volte rapidamente e con grande ampiezza. Quando i prezzi si muovono su distanze maggiori e con frequenze più elevate, la volatilità è elevata.

Una maggiore volatilità comporta un aumento del rischio, poiché i prezzi delle azioni possono subire variazioni rapide e imprevedibili, con conseguente perdita improvvisa del capitale (o di opportunità di profitto). Anche gli investitori più esperti possono faticare a prevedere la direzione in cui si muoverà un prezzo, soprattutto nei periodi di alta volatilità. Inoltre, le fluttuazioni più ampie e rapide possono portare a decisioni emotive e impulsive basate sull'avidità o sulla paura.

La volatilità è di solito più elevata subito dopo l'apertura del mercato, in genere per i primi 30 minuti o 2 ore, quindi i trader di azioni a breve termine devono essere consapevoli del rischio aggiuntivo.

Per attenuare i rischi derivanti dalla volatilità, è opportuno adottare una prospettiva di lungo periodo, concentrandosi sui fondamentali degli investimenti piuttosto che reagire ai movimenti di mercato a breve termine. Se una società ha solidi fondamentali, è probabile che cresca di valore nel tempo, anche in presenza di fluttuazioni a breve termine. Non permettetevi di reagire impulsivamente alle fluttuazioni a breve termine.

Rischio di essere troppo conservatori

Vi è mai capitato di desiderare di investire in qualcosa ma di essere troppo esitanti, per poi vedere che quell'investimento mancato si è rivelato redditizio? Questo è un caso comune anche negli investimenti azionari.

Negli anni '70, Steve Jobs si rivolse al suo primo capo Nolan Bushnell mentre lavorava all'Atari e offrì a Bushnell un terzo della sua società Apple Computers in cambio di un capitale di 50.000 dollari. Bushnell rifiutò e probabilmente sapete che fine ha fatto Apple, che oggi vale 2,78 trilioni di dollari. Un'occasione mancata!

Per evitare di fare la fine di Nolan Bushnell, che si strugge per un'occasione d'oro mancata, cercate di diversificare il vostro portafoglio. Bilanciando il vostro portafoglio con un mix di classi di attività, massimizzate le probabilità che uno dei vostri investimenti registri un'enorme crescita. Fate una ricerca approfondita su un titolo per valutarne le prospettive di crescita e osservate le tendenze più ampie del settore in cui opera l'azienda.

Rischio di orizzonte

Il rischio di orizzonte negli investimenti azionari si riferisce alla potenziale minaccia per il vostro orizzonte di investimento, ossia il periodo di tempo per il quale avevate pianificato di investire. Supponiamo che abbiate deciso di investire per 20 anni per pianificare la vostra pensione, ma che un evento di vita inaspettato o un'improvvisa necessità finanziaria vi costringa a ritirare il capitale investito.

La possibilità che ciò accada aggiunge un ulteriore livello di rischio all'investimento azionario. Ad esempio, se una persona avesse investito nel NASDAQ Composite (IXIC) a marzo 2019 con un piano di investimento di cinque anni, avrebbe ottenuto un profitto del 111,14% a febbraio 2024. Tuttavia, se un evento imprevedibile li avesse costretti a vendere le loro attività durante il crollo pandemico del mercato azionario o i periodi di alta inflazione negli Stati Uniti nel 2022, avrebbero perso il capitale o avrebbero visto rendimenti molto più bassi.

Non c'è modo di impedire che si verifichino eventi imprevedibili, ma è possibile mitigare il rischio che essi comportano. In primo luogo, assicuratevi di avere un fondo di emergenza per le evenienze della vita. In secondo luogo, investite solo il capitale disponibile che potete permettervi di perdere e che non vi serve per vivere, in modo da non dover vendere gli investimenti nei momenti difficili. Infine, mantenete la flessibilità nei vostri piani di investimento fissando obiettivi finanziari piuttosto che obiettivi temporali.

Rischio politico

Spesso si dice che il denaro ha troppo potere in politica, ma la relazione funziona in entrambi i sensi. La politica, sia nazionale che globale, ha spesso un'influenza diretta sull'andamento del mercato azionario. I cambiamenti nelle politiche governative possono avere un impatto sui settori e su specifiche società, così come le modifiche normative. I disordini e l'instabilità politica all'interno di un Paese tendono ad avere ripercussioni sui rispettivi mercati azionari. Anche le elezioni e i cambiamenti di potere politico influenzano il comportamento del mercato azionario: i rendimenti medi dello S&P500 oscillano di diversi punti percentuali a seconda che siano i democratici o i repubblicani a governare gli Stati Uniti.

Un modo per ridurre il rischio politico è quello di diversificare gli investimenti azionari tra le borse internazionali. Ad esempio, potreste investire nelle borse statunitensi, britanniche, europee e giapponesi, in modo che gli eventi politici di un solo Paese non influenzino l'intero portafoglio. Inoltre, tenetevi informati sulle tendenze e sugli eventi politici globali, per capire meglio come influiranno sui vostri investimenti e sapere se è necessario incassarli.

Rischio di concentrazione

Il rischio di concentrazione, o "sovraesposizione", si riferisce all'eccessiva concentrazione del vostro capitale su un singolo investimento o settore. Se, ad esempio, aveste investito solo in titoli farmaceutici, avreste potuto registrare grandi guadagni durante la pandemia, ma in seguito avreste subito dei cali. Non è sostenibile puntare tutto il capitale su azioni di un solo settore, poiché qualsiasi tendenza più ampia del settore può avere un impatto sull'intero portafoglio. Allo stesso modo, concentrare troppo capitale su uno o pochi asset significa che le eventuali perdite subite avranno un impatto maggiore sul portafoglio complessivo.

La chiave per evitare la sovraesposizione è la diversificazione tra diversi settori e classi di attività. Il numero ideale di asset da avere in portafoglio è compreso tra 20 e 30. Inoltre, cercate di investire in più settori e anche in diverse classi di attività, in modo che una flessione del settore non influisca troppo sui vostri profitti.

Rischio inflazione

L'inflazione erode il rendimento reale degli investimenti. Con l'inflazione, il valore effettivo del denaro diminuisce nel tempo, incidendo sul suo potere d'acquisto. Negli ultimi 10 anni, l'inflazione media negli Stati Uniti è stata dell'1,88%, il che significa che il prezzo dei beni è aumentato di circa questa cifra ogni anno. Ciò significa anche che se aveste investito, il vostro denaro avrebbe perso in media l'1,88% del suo valore reale ogni anno.

Inoltre, le variazioni dei tassi di interesse tendono a danneggiare i prezzi delle azioni, poiché le banche centrali aumentano il costo dei prestiti per le aziende. L'inflazione porta anche a un aumento dei prezzi per i consumatori e, di conseguenza, a una diminuzione della spesa, che può avere un impatto sui profitti delle aziende e sulla loro performance azionaria.

Per compensare gli effetti dell'inflazione sui vostri investimenti azionari, dovreste puntare a una crescita dei vostri investimenti di almeno il 2% all'anno. Negli ultimi anni i tassi d'inflazione sono stati più alti della media, quindi è fondamentale investire in azioni che abbiano una storia di crescita superiore all'inflazione. Prestate attenzione agli annunci sui tassi di interesse da parte della Fed o della banca centrale di riferimento.

Rischio di liquidità

Quando parliamo di liquidità nel trading/investimento, ci riferiamo generalmente alla velocità con cui un ordine di acquisto o di vendita può essere eseguito. Se un'azione viene acquistata e venduta più volte al secondo, è altamente liquida e la transazione può essere eseguita facilmente. In genere, una bassa liquidità rende più difficile l'acquisto o la vendita di un'attività ed è il risultato di un numero insufficiente di partecipanti al mercato. Gli immobili, ad esempio, sono classificati come attività altamente illiquide, in quanto possono essere necessari mesi o anni per vendere una casa.

Supponiamo che vogliate acquistare 1.000 dollari di azioni NVIDIA. Poiché si tratta di una somma di denaro relativamente bassa e migliaia di azioni NVIDIA vengono scambiate al secondo, un ordine di acquisto dovrebbe essere eseguito immediatamente. Lo stesso vale se si volessero vendere quelle azioni. Ora, se si vendessero 1.000.000 di dollari di azioni a basso volume (con un volume medio giornaliero di scambi pari o inferiore a 1.000 azioni), potrebbe essere necessario molto più tempo per trovare un acquirente. Il rischio è introdotto in questo caso, poiché il valore delle azioni potrebbe diminuire nel tempo necessario per eseguire l'operazione (slippage).

L'esempio di cui sopra è estremo, ma lo slippage e la bassa liquidità dovrebbero essere presi in considerazione in tutte le transazioni azionarie. Per evitare l'impatto della bassa liquidità, concentrate i vostri investimenti su titoli con elevati volumi di trading. La maggior parte delle piattaforme di trading consente di visualizzare il volume degli scambi, quindi aggiungetelo all'analisi dei grafici ed evitate di investire in titoli a bassa liquidità.

Rischio di inazione

Il rischio di inazione nelle azioni si riferisce al potenziale impatto negativo sul vostro portafoglio di investimento quando non riuscite a intraprendere le azioni necessarie, a prendere decisioni o a cogliere le opportunità disponibili nonostante abbiate i mezzi e le intenzioni per investire. Analogamente al rischio di essere troppo conservatori, questo si verifica quando si è indecisi o si ha paura di un investimento e si perde un'opportunità di guadagno.

Per evitare il rischio di inattività, fissate obiettivi di investimento chiari con una tabella di marcia precisa. Informatevi sul mercato azionario per aumentare la vostra fiducia nell'individuare le opportunità. Tenetevi informati sulle notizie di mercato, sugli eventi importanti e sulle tendenze emergenti. Rimanere aggiornati sui nuovi sviluppi riduce le probabilità di perdere un'opportunità d'oro.

I migliori broker azionari

1

9.4/10

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Deposito minimo:

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Bonus per il deposito:

0%

Regolamento:

CySEC, FCA, ASIC

Recensione

Il broker eToro è stato fondato nel 2007. La società si posiziona come piattaforma di social trading che opera con trader da oltre 140 paesi. Il broker ha diverse divisioni che operano in diverse giurisdizioni e sono autorizzate da diversi regolatori. Ad esempio, eToro (Europe) ha la licenza dal regolatore cipriota CySEC mentre eToro (UK) ha la licenza dal regolatore britannico FCA. Il broker ha anche un ufficio di rappresentanza in Australia e negli Stati Uniti.

Pro/Contro

•l'importo minimo della transazione per il copying è di $ 1;

•regolamentato dalle autorità di controllo indipendenti;

•è possibile acquistare contratti per azioni frazionate (ovvero investire importi inferiori al costo di un'azione), trading di criptovalute;

•è possibile acquistare subito azioni sulle borse statunitensi.

•spread elevati;

•guasti tecnici periodici nell'esecuzione degli ordini;

•mancanza delle piattaforme più popolari come MetaTrader 4 e MetaTrader 5 in Europa e nella CSI;

•nessun accesso ai sistemi ECN, gli ordini vengono elaborati solo secondo lo schema STP (Straight Through Processing) con accesso a specifici fornitori di liquidità;

•c'è una commissione per il prelievo di fondi;

•personale di assistenza scortese;

•sito web scomodo.

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2

9.2/10

VISITA IL BROKER

Deposito minimo:

No minimum

Bonus per il deposito:

0%

Regolamento:

FSC (BVI), ASIC, IIROC, FCA, CFTC, NFA

Recensione

Il nome OANDA è l'acronimo di "Olsen & Associates" o "Olsen AND Associates". È registrata negli Stati Uniti e fornisce ai propri clienti un'ampia gamma di servizi finanziari nella maggior parte dei Paesi del mondo. La società è stata fondata nel 1996 ed è attualmente regolamentata in quattro giurisdizioni. Il principale regolatore del broker è la Financial Conduct Authority(FCA) del Regno Unito. Oanda Canada è autorizzata dall'IIROC. La società ha al suo attivo numerosi riconoscimenti significativi, tra cui la vittoria nella categoria "Best Forex Trading Technologies" degli UK Forex Awards, "Best Trading Platform" di FX Week e "Best Customer Service" dello US Foreign Exchange Report.

Pro/Contro

•Deposito minimo a partire da 1 dollaro.

•Un'ampia selezione degli strumenti di trading più popolari.

•Diversi regolatori finanziari affidabili e rispettabili.

•Sito scomodo e mal funzionante.

•Mancanza di conti in centesimi.

•Mancanza di programmi di bonus.

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3

9.1/10

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Deposito minimo:

450$

Bonus per il deposito:

0%

Regolamento:

FCA, BaFin, CySec, FINMA, DFSA, FSCA, MAS, JFSA, ASIC, NFA, BMA, CFTC

Recensione

Il broker Forex IG Markets è una suddivisione strutturale della società del Gruppo IG. I suoi titoli sono quotati alla Borsa di Londra e sono inclusi nell'indice FTSE 250. IG Markets è una società registrata nel Regno Unito fondata nel 1974, ma sin dalla sua nascita ha anche creato uffici in diversi altri paesi europei. Dal 2014 è stata aperta una linea di vendita al dettaglio di servizi di broker. La divisione internazionale del broker è registrata alle Bermuda e autorizzata dalla Bermuda Monetary Authority. L'attività principale del broker è la fornitura di servizi per il trading di derivati ​​(CFD).

Pro/Contro

•affidabilità. IG Markets fa parte del Gruppo IG, fondato nel 1974. Le sue filiali sono inoltre autorizzate dal regolatore britannico FCA, dalla Monetary Authority of Singapore (MAS) e dai regolatori americani CFTC e NFA;

•16.000 strumenti di trading, investimenti in IPO e fondi presenti in borsa;

•spread relativamente buoni, da 0,6-1 pip in base al tipo di strumento;

•l'assistenza clienti è disponibile h24, 7 giorni a settimana.

•soglia di ingresso alta, che non è conveniente per i trader privati ​​alle prime armi;

•procedura di verifica complessa. Ci sono casi di rifiuto di apertura di un conto a causa di reddito non confermato o basso;

•ci sono problemi tecnici con l'esecuzione degli ordini (secondo le recensioni dei trader);

•non ci sono i prodotti di investimento passivo, non esiste un sistema di bonus;

•una serie limitata di opzioni per depositare e prelevare denaro, il che non è molto conveniente per i trader Forex globali;

•viene addebitata una commissione per un conto inattivo;

•il sito è scomodo. Nessuna informazione sul conto di trading, nessuna offerta e nessuna informazione sui contratti.

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Ulteriori consigli per ridurre i rischi quando si investe in azioni

Oltre a tutti i consigli offerti per affrontare le 9 principali cause di rischio nell'investimento azionario, ecco altri suggerimenti professionali per ridurre il rischio azionario, con articoli che vi aiuteranno ad applicarli.

1. Robo advisor: i Robo advisor sono piattaforme di investimento automatizzate che utilizzano algoritmi per creare e gestire un portafoglio diversificato in base alla vostra tolleranza al rischio e ai vostri obiettivi finanziari. Offrono un approccio all'investimento che non richiede l'intervento dell'operatore, quindi prendete in considerazione la possibilità di utilizzarne uno per gestire il rischio.

2. Conti demo: i conti demo consentono di fare pratica di trading senza rischiare denaro reale. Sono utili per testare le vostre strategie più audaci e per acquisire una preziosa esperienza in un ambiente di trading simulato e privo di rischi.

3. ETF: gli Exchange-Traded Funds (ETF) sono fondi indicizzati che seguono un paniere di titoli gestiti da professionisti. Offrono un'esposizione diversificata a varie attività e sono spesso gestiti da gestori esperti del mercato, il che contribuisce a ridurre alcuni tipi di rischio. Per avere ispirazione su quali ETF investire, vedere: Quale ETF comprare ora.

4. Dividendi: i titoli con dividendi consistenti ed elevati possono fornire un flusso di reddito costante, che contribuisce ad aumentare i rendimenti degli investimenti. Inoltre, i titoli che pagano dividendi sono spesso associati a società più stabili, il che riduce alcuni rischi. Consultate il nostro elenco di 20 azioni che pagano dividendi per meno di 40 dollari: Migliori azioni economiche con dividendi elevati.